I prezzi dei carburanti stanno davvero mettendo in difficoltà milioni di automobilisti. Ma qual è la soluzione? C’è chi parla di olio da cucina ed affini. La verità su queste “soluzioni” è meglio conoscerla a fondo.
Ormai da settimane il prezzo del carburante ha raggiunto vette inimmaginabili fino a poco tempo fa. Vale esattamente il solito concetto per il diesel, che oramai costa addirittura più della benzina. Il che potrebbe spingere milioni di automobilisti a provare alternative decisamente meno penalizzanti (ma solo sulla carta).
Certo, è in arrivo il bonus carburante da parte dello stato italiano, ma ad ogni modo si pensa a come evitare di pagare così tanto nel breve termine. Magari utilizzando prodotti di uso quotidiano, o combustibili simili al diesel che però costano meno. Pensate, per molti un’alternativa valida è l’olio da cucina.
Olio da cucina al posto del diesel: una follia da killer di auto
L’Automobile Club tedesco ci ha tenuto a rispondere a questo importante quesito che ha pure riscontri storici. In effetti in passato si utilizzava l’olio da cucina con i motori diesel a precamera o ad iniezione diretta. Allo stato attuale, però, pensare che si possano ripetere le stesse operazioni è una mezza bufala. Perché adesso sistemi e pressioni di alimentazione sono cambiati.
La combustione è migliorata e le emissioni sono state ridotte. In precedenza, un motore digeriva variazioni della composizione del carburante che oggi si pagherebbero a caro, carissimo prezzo. Ed infatti, i costruttori non approvano l’utilizzo dell’olio da cucina, ma anche vegetale o da combustibile. Cerchiamo quindi di capire meglio cosa succederebbe in caso si volesse fare una prova.
OLIO DA CUCINA DA EVITARE NEI MODERNI DIESEL: ECCO PERCHE’
Il problema maggiore è la netta differenza di viscosità rispetto al diesel utilizzato solitamente. Gli oli vegetali, per esempio, portano a difficoltà di avviamento. E fanno pure gravi danni sulle prestazioni del motore e sulla vita dello stesso. Questo perché pompa ad alta pressione ed ugelli degli iniettori non sono progettati per questo tipo di alternative.
Gli effetti immediati, poi, possono essere i seguenti: combustione non ottimale e calo delle prestazioni. A medio e lungo termine, invece, l’alimentazione è esposta ad una maggiore usura. Si possono formare depositi e ostruzioni nel filtro del gasolio e lungo le tubazioni, si può inquinare l’olio motore se l’olio vegetale passa dalla camera di combustione lungo i cilindri.
Inoltre, gli acidi contenuti negli oli vegetali possono rovinare le guarnizioni. Nei vecchi motori diesel l’olio vegetale non creava particolari problemi perché le pressioni di alimentazione erano inferiori. Insomma, occhio a fare dei test sulla vostra auto che è spinta da un motore diesel.
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I tempi cambiano, i propulsori si evolvono e di certo quel che funzionava circa un secolo fa difficilmente può funzionare pure adesso. Il momento è difficile davvero per ognuno di noi. Ma, come dire: rovinare la propria auto non è la soluzione.