Il codice della strada non prevede moltissimi margini, soprattutto per alcune norme. Una in particolare potrebbe essere cambiata in maniera drastica, diventando salatissima per ogni automobilista.
Una delle norme più importanti e che vanno assolutamente rispettate, è certamente quella che riguarda l’utilizzo del cellulare alla guida. Non a caso le forze dell’ordine da tempo chiedono novità più severe in merito, e purtroppo anche nel 2022 non è cambiato molto.
Le regole sull’uso di smartphone, tablet ed affini sono sempre le stesse. Di recente, è stato solo specificato all’interno del codice della strada che il divieto di usare il telefono quando siamo al volante non riguarda il suo utilizzo fine a sé stesso ma solo se comporta l’allontanamento delle mani dallo sterzo.
CELLULARE ALLA GUIDA, SCATTA LA SANZIONE SE…
Inoltre, è vietato anche l’utilizzo di cuffie sonore, eccezion fatta per i conducenti dei veicoli dei Carabinieri o della Polizia. E’ comunque consentito utilizzare un dispositivo attivando la modalità vivavoce o se dotati di auricolare, sempre ammesso che il conducente abbia la possibilità di sentire cosa accade attorno a lui mentre guida.
In poche parole, quindi, si può guidare ed utilizzare il proprio cellulare solo quando non è necessario l’utilizzo delle mani. Se però così non è, viene violato il divieto di usare il telefono alla guida di un veicolo con tanto di multa – che può variare dai 165 ai 660 euro – e perdita di cinque punti della patente. Se la situazione si ripete entro due anni dopo l’accaduto, la patente viene sospesa da uno a tre mesi.
Peraltro, la Corte di Cassazione ha precisato due importanti quesiti. Innanzitutto, per sanzionare un conducente sorpreso nell’utilizzo del telefono alla guida non è necessaria la contestazione immediata.
La multa può infatti arrivare a casa del trasgressore entro novanta giorni dall’avvenimento – 360 giorni se il guidatore risiede all’estero – e non è semplicissimo ottenere l’annullamento.
la multa è valida pure se l’automobilista viene beccato con il telefono in mano mentre si trova fermo al semaforo. Se il veicolo è fermo per casi come questo, non cambia il divieto in questione.
Al telefono mentre si guida: le (lente) e severe nuove sanzioni
Come anticipato ad inizio articolo, le forze dell’ordine vorrebbero inasprire tali norme. Che però tardano ad arrivare. Da tre anni ormai infatti esiste una proposta di legge già approvata dalla commissione trasporti ma mai di fatto approdata alla Camera dei Deputati.
Un provvedimento che innalzerebbe la multa per la prima infrazione da un minimo di 422 ad un massimo di 1.697 euro, con tanto di sospensione della patente da sette giorni a due mesi e perdita di cinque punti della patente.
In caso di ripetizione della trasgressione – sempre dopo i due anni dalla prima – la contravvenzione aumenterebbe da un minimo di 644 alla salatissima cifra di 2.588 euro, più sospensione della patente da uno a tre mesi e decurtazione di dieci punti dalla patente.
Oltre a ciò, un’altra proposta è materia di discussione da tempo; parliamo dell’idea di includere l’uso improprio del telefono alla guida tra le aggravanti dell’omicidio stradale, che verrebbe addirittura considerato alla stregua di una guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
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Proposte che vanno nella direzione richiesta da tempo dalle forze dell’ordine per limitare se non eliminare l’uso del cellulare mentre ci si trova al volante. Proposte che però purtroppo al momento rimangono tali.