Gli autocarvan (o camper) sono dei veicoli molto utilizzati in Italia e non solo. Esistono delle norme che li riguardano in maniera assoluta, e dei casi davvero ambigui. Uno fra tutti, risolto in Italia.
Gli autocaravan (o camper) sono molto utilizzati, e spesso viene fatta una discussione sul loro utilizzo e nel luogo in cui sostano. Una nuova sentenza del TAR di Trento, però, certifica per l’ennesima volta che un Comune non può vietarne la sosta, se non per motivi accertati ed inopinabili (prevenire l’inquinamento e tutela del patrimonio artistico, ambientale e naturale).
Un ordinamento molto chiaro, che in questo caso non ha visto penalizzata questa categoria di veicoli ed i suoi proprietari. Tutto è partito da un ricorso dell’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti, di cui si è occupato il TAR di Trento.
Autocaravan e camper, buone notizie: niente da fare per il Trentino Alto Adige
Come detto, si è occupato il TAR di Trento di questa importante vicenda, a seguito di un ricorso contro un’ordinanza del comune di Rabbi in Trentino Alto Adige, che aveva reso obbligatorio il divieto di sosta per gli autocaravan in tutto il paese dalle ore 20.00 alle ore 6.00.
Le motivazioni di questa decisione erano legate soprattutto alla particolare conformazione del territorio comunale che non sarebbe idoneo alla sosta dei camper in sicurezza e soprattutto onde evitare la realizzazione di un campeggio.
MA SARA’ DAVVERO COSI’? LA DECISIONE DEL TAR
Rabbi è formata da 62 abitazioni, tutte poste ad un’altitudine compresa tra gli 800 ed i 1.400 metri per un’estensione complessiva di 132 chilometri quadrati, con tanto di torrente, decine di affluenti e strade molto strette spesso colpite da frequenti e violenti temporali.
Tuttavia, il 4 marzo 2022 il TAR di Trieste ha rigettato la volontà del comune in questione accogliendo così il ricorso dell’ANCC e annullando di fatto l’ordinanza di divieto di sosta dei camper. Inoltre, è stato anche ricordato che il codice della strada mette al solito livello camper e semplici autoveicoli – pur considerandoli specifici.
Ecco perché un divieto “speciale” non può essere introdotto (se non in casi particolari) generando così una disparità di trattamento con le altre vetture (non prevista).
E nemmeno la presenza in un luogo di un’area attrezzata per i camper giustifica la limitazione temporale di una sosta. I camperisti infatti potrebbero scegliere di rimanere solo qualche ora in una determinata area, così come qualsiasi altro veicolo.
Non è consentito nemmeno qualsivoglia limite d’orario alla sosta dei camper, se è valido solo per i camper stessi. Quindi, in sostanza: i comuni possono rendere realtà le aree attrezzate per determinati veicoli, ma l’eventuale presenza delle stesse non vieta di parcheggiare il mezzo in altri luoghi, se i segnali lo consentono.
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Può essere limitato il tutto per prevenire l’inquinamento e tutelare patrimoni artistici, ambientali e naturali; ma nel caso specifico del comune di Rabbi, il discorso è ben diverso.