Alcuni progetti hanno la sfortuna di nascere senza personalità o con un’identità che non si capisce bene a quale categoria di vetture appartenga. Prendiamo la Z18 della casa bavarese, per esempio…
Il marchio tedesco BMW è uno dei più famosi di tutta la Germania e a portarlo al suo status odierno che lo eleva tra le marche europee più prestigiose ed apprezzate del mondo è stata una parola chiave: personalità; che sia una M3 sportiva pronta a mangiarsi i circuiti o una X5 grossa ed imponente, nata per dominare la strada, la vostra BMW imporrà se stessa sulla concorrenza con un design unico e molto riconoscibile.
Ogni cucciolata però ha il suo brutto anatroccolo solo che in questo caso specifico, possiamo pure scordarci che cresca fino a diventare un bel cigno: la BMW Z-18 almeno sotto il punto di vista estetico è quanto di più pacchiano e strambo la casa bavarese abbia mai proposto nella sua lunga storia decennale.
Certo, le sue prestazioni sarebbero state eccitanti e forse il mezzo avrebbe pure potuto inserirsi in un settore complicato come quello dei veicoli fuoristrada. Ma quando vi mostreremo le immagini dell’auto – tra pochissimo – vedrete che ci darete ragione in merito all’aspetto anti estetico della vettura…
Ne carne ne pesce
Ideata e costruita in un singolo prototipo dalla BMW Technik GmbH nel 1995, la BMW Z-18 ha anticipato la Nissan Murano Crossover in un settore del mercato specifico. Troppo specifico per incidere realmente sulle vendite del brand di appartenenza: l’auto era – reggetevi forte – una fuoristrada decappottabile, come se gli automobilisti di allora o di oggi avessero davvero bisogno di qualcosa del genere.
A vederla così, la Z-18 sembra un brutto incrocio tra una Z3 ed una X5, fuse assieme in un bislacco tentativo di trasformare un’auto giocattolo per bambini in una vettura per adulti. Unico vero pregio dell’auto, il motore V8 capace di erogare 355 cavalli che avrebbe sicuramente donato all’auto prestazioni degne di rispetto.
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Al di là dell’estetica discutibile, il concetto stesso alla base della Z-18 è tutto sballato: se una semplice Fiat Campagnola può diventare “spider” abbassando la capotte, così come una Jeep Wrangler, che bisogno c’è di un’auto progettata a posta per essere una “decappottabile fuoristrada”? Nessuno. Non a caso, anni dopo, la Murano Crossover lo avrebbe scoperto a spese della Nissan, diventando un fiasco memorabile.