Inseguito all’invasione dell’Ucraina, la Russia di Putin ha subito una serie di sanzioni volte a rovinare l’economia del paese per fermare la guerra. Nel settore dell’auto però, potrebbero non fare troppi danni.
Le sanzioni contro la Russia si fanno giorno dopo giorno più severe con la guerra in Ucraina che non accenna a perdere di intensità e le truppe russe ormai alle porte di Kiev. Mentre si parla nelle ultime ore di chiudere anche le importazioni di gas russo da colossi come Gazoprom che ancora fatturano miliardi di Dollari, tanti economisti si interrogano sull’effettiva utilità di questa “punizione” economica.
Prendiamo il settore automobilistico che quello che ci compete maggiormente. Secondo le ultime notizie, colossi come la Volkswagen e il Gruppo Stellantis hanno preso importanti provvedimenti, limitando o addirittura sospendendo a tempo indeterminato le attivitànella Federazione Russa a causa della guerra in Ucraina, causando danni economici molto importanti.
Ma se capovolgiamo la situazione cosa otteniamo? La Russia sta ancora importando le proprie automobili in diversi paesi, molti dei quali appartenenti all’ex blocco sovietico e i profitti dovuti a queste attività, anche se non sono esattamente paragonabili a quelli colpiti dalle sanzioni, sono comunque importanti. Curiosiamo un po’ per scoprire quali paesi dipendono maggiormente dalle importazioni russe.
Il grande amore con la Bielorussia
La situazione delle importazioni di auto russe nelle nazioni che un tempo facevano parte dell’Unione Sovietica sembrano rispecchiare più o meno la situazione politica attuale. Il paese più vicino a Mosca sotto questo particolare punto di vista è proprio la Bielorussia di Lukashenko che secondo alcune fonti non confermate sta aiutando direttamente la Russia nell’invasione ancora in corso.
Le auto russe costituiscono il 33% delle vetture acquistate nel 2021 nel paese dell’est Europa. Al secondo posto però abbiamo la Russia stessa e questo dato ci dice tanto sull’effetto delle sanzioni europee: solo il 26% delle auto vendute in Russia sono prodotte localmente, principalmente da marchi come Lada e Uaz. Subito dopo, troviamo Azerbajan, Kazakhistan e Kyrgyzstan che dipendono in mondo importante dalle importazioni russe.
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Moldavia ed Ucraina non si distaccano solo al livello politico dal paese russo: in entrambi i paesi, le vetture russe non vanno certo per la maggiore, basta guardare i dati. Le repubbliche baltiche poi a quanto pare non hanno importato un singolo veicolo russo nel 2021: per loro le sanzioni non cambieranno poi tanto. Questi sono i dati pubblicati dalla pagina Instagam “Car Industrial Analysis” che ci aiutano a capire un po’ meglio la situazione in questo particolare settore di mercato: voi cosa ne pensate?