Il mondo sembra davvero subire una serie di conseguenze non indifferenti a causa di quanto sta accadendo tra Russia ed Ucraina. L’automotive, purtroppo, non è affatto da meno.
E’ ormai ben noto cosa sta accadendo in Ucraina, con un conflitto violento e drammatico fra Russia ed Ucraina che sta pure colpendo duramente tutto il mondo anche dal punto di vista economico.
Tantissime le aziende costrette a rallentare la loro personale avanzata in vari settori, che possono variare da quello dell’agricoltura a quello del petrolio e – ultimi ma non ultimi – i settori che riguardano automobili e motociclette. In tal senso, anche il produttore di gomme Michelin ha incassato un colpo non da poco.
Nei giorni scorsi, infatti, la casa costruttrice francese aveva annunciato l’interruzione della propria produzione di pneumatici in gran parte dei suoi impianti europei per il conflitto tra Russia ed Ucraina. E la stessa multinazionale, ancora una volta, non è stata portatrice di belle notizie.
Negli scorsi giorni, la Michelin ha reso nota l’interruzione della propria produzione, a causa di problemi di logistica legati appunto alla grave crisi che sta vivendo l’Ucraina in questo momento.
L’unica strada percorribile per ottimizzare tutte le operazioni della casa francese è stata quella di fermare la produzione di alcuni stabilimenti in Europa per qualche giorno in vista delle prossime settimane.
Un impatto non indifferente che, purtroppo, riguarderà anche l’Italia. Michelin ha infatti fatto sapere che i suoi stabilimenti di Cuneo e Alessandria hanno fermato nel fine settimana la produzione per la difficoltà di approvvigionamento del nerofumo (o carbon black).
Un pigmento derivato dal petrolio ed utilizzato a livello mondiale principalmente per la produzione di pneumatici che viene fornito alla società francese proprio dalla Russia.
L’invasione di cui vi stiamo parlando ha mischiato le carte in tavola mettendo di fatto a repentaglio la catena di fornitura dell’azienda. E così, presto detto: niente nerofumo, niente pneumatici.
L’Italia, comunque, non sarà l’unico Paese a dover registrare stop di produzione. Anche in Germania, Francia e Spagna ci saranno le medesime conseguenze che varieranno da stabilimento a stabilimento.
In totale, saranno trenta i siti produttivi europei di Michelin a fermare ogni singola operazione. Con la speranza, chiaramente, che tutto questo si fermi il prima possibile.
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Principalmente per tutte quelle persone che a causa di ciò stanno soffrendo in maniera davvero tragica. Ed anche per aziende come Michelin e per un settore duramente colpito come l’automotive.
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