Codice della strada, la sua struttura serve ad evitare conseguenze davvero gravi. Come una norma particolare che se infranta rischia di mettere davvero nei guai un automobilista.
Il codice della strada sa essere molto penalizzante per tantissimi automobilisti. Lo sanno bene gli italiani che spesso si trovano a dover pagare cifre salatissime per multe che vengono quotidianamente comminate agli stessi. Una in particolare, piuttosto significativa, vede in prima persona coinvolti gli autisti che infrangono un’importante norma del codice della strada.
Ovvero quella che riguarda la violazione al semaforo. Sembra incredibile, ma ogni giorno sono tantissimi gli automobilisti che non rispettano questo fondamentale congegno per la mobilità del traffico ed anche per la sicurezza di tutti. Ma cosa può accadere se, appunto, non viene rispettata tale norma? Le conseguenze possono essere davvero e comprensibilmente gravissime, scopriamole insieme.
Codice della strada, cosa succede se non rispetti questo segnale
Il codice della strada non perdona mai, men che meno quando le violazioni sono gravi. Nel caso specifico, oltre alla contravvenzione è prevista anche la sospensione della patente di guida fino ad un massimo di tre mesi.
I guidatori di un veicolo, comunque, devono essere a conoscenza di cosa si rischia evadendo il codice della strada proprio per evitare il peggio; specialmente se si tratta di non rispettare il semaforo rosso. Un’azione davvero sconsiderata, che può creare grandi pericoli per i colpevoli e per le vittime che si ritrovano ad essere coinvolte in un’inflazione che può risultare mortale.
Ecco spiegato quindi perché il codice della strada punisce severamente chi commette ciò. Secondo l’articolo 142, è prevista una multa di 665 euro e la sospensione della patente per tre mesi, se il conducente ripete l’azione per due volte nell’arco di due anni.
Ma come si fa a capire se sta avvenendo qualcosa di scorretto? Grazie al sistema automatico T-Red, un dispositivo caratterizzato da un meccanismo particolare. Quando il semaforo diventa rosso, si accendono due fotocellule collocate prima e dopo la linea di stop dei veicoli.
Viene successivamente registrato il passaggio dei mezzi scattando due diverse fotografie. La prima, quando il veicolo va oltre la linea d’arresto, e la seconda quando si immette all’interno dell’incrocio. Quest’ultima, è decisiva per quanto riguarda la comminazione della multa. L’infrazione avviene infatti nel momento in cui si oltrepassa l’incrocio – come spiegato in più occasioni dalla Corte di Cassazione.
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Se ci fosse solo la prima immagine a disposizione delle autorità, infatti, il provvedimento inflitto al guidatore può essere contestato al prefetto o ad un giudice competente e sono davvero alte le probabilità che la multa venga revocata. Potrebbe trattarsi di un caso di “fermata in ritardo” che non significa affatto trasgredire una norma.