Tantissime persone utilizzano la propria automobile per spostarsi verso e dal lavoro. Come combattere quindi l’innalzamento dei prezzi?
I disagi saranno enormi per tanti. Non solo per gli autotrasportatori, di cui si parla molto. Ma anche per i tanti lavoratori cittadini. Il caro carburante colpisce e colpirà moltissimo anche loro. Ecco, allora, come ci si sta attrezzando per risparmiare.
Non bisogna sottovalutare, infatti, che, tanto nelle grandi città, quanto nei piccoli centri, tantissime persone utilizzano la propria automobile per spostarsi verso e dal lavoro. Non parliamo solo di chi utilizza l’auto da casa verso il luogo di lavoro, parcheggiandola per diverse ore. Pensiamo, per esempio, a dipendenti pubblici o agli insegnanti.
Ma facciamo un unico esempio: gli informatori scientifici. Che spesso si devono spostare in lungo e in largo per la città (e a volte anche in provincia) per gli incontri con medici e professionisti. Il caro carburante che stiamo affrontando, evidentemente, colpirà moltissimo anche loro.
Con la benzina e il diesel (spesso ormai accomunati nel prezzo) che si assestano – anche al self – sopra i due euro, il rischio salasso per tanti lavoratori è dietro l’angolo. Anzi, qualcuno lo sta già vivendo. E’, purtroppo, uno dei tanti effetti nefasti della drammatica situazione che il mondo sta vivendo con l’invasione russa in Ucraina.
Che fare, allora? Il lavoro è sacro. Non ci si può rinunciare e gli spostamenti devono continuare. Ecco, quindi, come si sono attrezzate già molte persone. E tanti lo stanno facendo, anche in queste ore.
Sì perché purtroppo la guerra in Ucraina non sembra essere nemmeno vicina alla fine. Lo zar russo Vladimir Putin sembra intenzionato ad andare fino in fondo. E non importa che stiano morendo migliaia di civili. E che l’economia globale si stia avviando a periodi drammatici.
Come spostarsi senza esborsi enormi
Il caro carburante è solo uno di questi effetti da combattere. E, allora, come ci si può difendere? Ecco cosa stanno facendo già moltissime persone. Va detto subito che chi, negli scorsi mesi, ha deciso di puntare su un’auto elettrica, probabilmente in questo momento sta lodando e benedicendo la scelta fatta. Pur non essendoci ancora infrastrutture sufficienti per la ricarica della batteria, avere un mezzo di quel genere può preservare, in questo difficile periodo, da esborsi economici importanti. Per di più fatti non per svago, ma per lavorare.
Ma chi non lo ha fatto, sta, comunque, sempre di più scegliendo di lasciare la propria auto parcheggiata. I più fortunati, soprattutto nei piccoli centri, si spostano a piedi. Soprattutto, evidentemente, se il posto di lavoro è vicino a casa.
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In tanti, però, si stanno orientando verso la mobilità ancor più green. Bici e monopattini elettrici che, come sapete, nei difficili mesi di pandemia da Covid-19, sono stati interessati da cospicui bonus. Sempre più persone trovano nel monopattino elettrico il giusto compromesso tra praticità e mezzo di trasporto green e agevole al contempo. Si tratta dell’evoluzione naturale del classico monopattino, ma in più è motorizzato e ha un manubrio accessoriato. A due o tre ruote, questi mezzi possono avere un’autonomia per qualche decina di chilometri e consentire di bypassare il traffico cittadino, così da raggiungere qualsiasi destinazione con più agevolezza.
Ma, ovviamente, un’altra soluzione è la bici elettrica. In tanti già la possiedono. E l’implementazione di piste ciclabili è, senza dubbio, un ulteriore incentivo. Sul mercato si trovano diversi modelli, anche di brand molto importanti, a poco prezzo. Peraltro, diverse città d’Italia si sono dotate di un servizio di bike sharing molto efficace, tramite l’utilizzo di app.
E poi, ovviamente, il più banale trasporto pubblico. Che, tuttavia, in diverse città, soprattutto del Meridione, non è così efficiente. Ma bisogna provare anche quello, in attesa che passi quest’anno nero, come sono passati gli altri.