La Ford GT40 ha avuto un’erede nella GT del 2000. Ma pochi ricordano questo ambizioso tentativo del marchio nord americano di proporre una nuova supercar prima dell’arrivo di questa vettura.
Le supercar non sono esattamente una specialità del marchio Ford, più noto per i suoi ottimi SUV, per le sue straordinarie berline spesso impiegate anche nel mondo del rally e per le sue utilitarie. Ciononostante, va messo agli atti che con la straordinaria GT40, Ford è riuscita tranquillamente a portarsi a casa un’edizione della 24 Ore di Le Mans negli anni 60. Un’auto del genere non poteva non avere un seguito, no?
Come sappiamo bene, l’erede della GT40 è arrivata solo quarant’anni dopo l’entrata in produzione della leggendaria vettura destinata alle gare di endurance: parliamo della Ford GT, una supercar che ha colpito come un fulmine a ciel sereno il settore di mercato delle auto ad alte prestazioni. Forse però, la storia sarebbe potuta andare diversamente se la GT90 non fosse rimasta allo stadio di prototipo.
L’automobile di cui parleremo oggi non scherzava per niente: pensate che Ford voleva produrla come risposta all’arrivo sul mercato della Bugatti EB110, la mamma della Veyron in parole povere. Cosa è andato storto nella genesi di questa incredibile supercar dall’aspetto futuristico? Siamo qui per capire cosa ha spinto Ford a bloccare il progetto.
Concepita nel 1995, la FordGT90 rappresentava un sogno incarnato per chi aveva amato la GT40, auto però inarrivabile al livello di prezzo ora come negli anni 90, provate a farvi un giro online e a dare un’occhiata ai prezzi dei pochissimi esemplari in vendita…al Salone dell’auto di Detroit, Ford impose la sua creazione come “La supercar più potente del mondo”.
Con un motore V12 da oltre 700 cavalli in effetti, la vettura – che stilisticamente riprende in alcuni punti la leggendaria RS200 – si poneva come una delle più eccitanti supercar del periodo. La vettura dopo tutto aveva una concorrenza formidabile che finì per decretarne la morte prematura, prima ancora che arrivasse in produzione in serie.
Ford infatti dopo l’iniziale entusiasmo si rese conto che i costi del progetto si sarebbero rivelati davvero elevati. Oltre tutto, la casa non era pienamente convinta di potersi imporre in un settore del mercato che ormai disertava da anni: secondo i CEO del marchio, il rischio che clienti snobbassero la GT90 per comprare auto analoghe prodotte dalla Ferrari era davvero troppo elevato, così alla GT90 fu staccata la spina. Una decina d’anni dopo però, avremmo finalmente avuto la nostra GT con il marcho americano.
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