Chi non ricorda la Volvo 480, una delle più iconiche vetture svedesi mai viste con la sua unica e riconoscibile linea a cuneo. L’auto almeno sulla carta doveva avere una controparte roadster.
Sono tante le vetture che per un motivo o per un altro, nonostante una concezione interessante, non hanno mai avuto seguito né trovato il loro posto sul mercato. Tra queste c’è anche una variante della Volvo 480 che sicuramente avrebbe potuto costituire una interessante alternativa sul suo settore di mercato. Peccato che la storia sia finita così come è iniziata.
Forse il nome 480 non vi dice nulla, soprattutto se siete nati negli anni 90, ma vedendo la foto qui sopra siamo sicuri che avete già capito di quale modello del marchio svedese stiamo parlando. Introdotta nel 1985, la Volvo 480 rappresenta uno dei più coraggiosi esperimenti estetici mai intrapresi da un marchio famoso per le sue linee fuori dai canoni stilistici europei tradizionali.
Un coraggio che venne ripagato in pieno: la 480 è una delle Volvo più famose nella cultura pop nonché un’auto capace di vendere oltre 76.000 esemplari in dieci anni e di ispirare la C30, a sua volta una vettura piuttosto apprezzata dai fans del marchio. La 480 era la prima Volvo a trazione anteriore della storia: eppure, questa non è la sua caratteristica più interessante.
Infatti, nel 1990 la casa scandinava decise di spingersi ancora più in là: presentò al pubblico in modo completamente inaspettato una interessantissima variante della 480 tradizionale destinata ad inserirsi sul mercato delle spider. L’auto, con un design piuttosto adatto al mercato nord americano a cui probabilmente era destinata, si presentò molto bene al pubblico.
L’automobile aveva una concezione interessante: si trattava infatti di una piccola spider che poteva tranquillamente rivaleggiare con una Golf decappottabile o davvero con qualsiasi altra concorrente del periodo. L’auto però iniziò da subito ad avere qualche problema, legato alla reputazione del marchio.
Volvo ci teneva a conservare la sua immagine di “auto sicura” che le aveva permesso di raggiungere una certa fama nel mondo: i CEO del marchio temevano che l’aspetto sportivo e meno tradizionale della Spider Turbo potessero nuocere a tale reputazione. A questo, si aggiunsero problemi economici incontrati con un fornitore di componenti per l’auto che ritardarono il progetto di un paio di anni.
A quel punto, considerando che il modello era ormai arrivato a fine carriera – la 480 sarebbe uscita di produzione nel 1995 – Volvo considerò più saggio sopprimere il progetto. Rimane il dubbio di cosa sarebbe potuto succedere: forse, con questo avvincente esperimento il marchio sarebbe riuscito a prendersi un settore fino a quel momento inesplorato dagli svedesi. Chi lo sa?
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