Il mondo dell’automobile, ormai da diversi anni, è sempre più influenzata dall’elettrico e della sua evoluzione. Questa volta qualcosa sarà decisamente diverso rispetto a come lo abbiamo visto fino ad adesso.
Il mondo dell’automobile, oramai da diverso tempo, è stato caratterizzato dai vari investimenti per sviluppare al meglio l’elettrico, tecnologia che secondo tantissimi addetti ai lavori rappresenta il futuro dell’automotive e non solo. Tuttavia, non garantisce una sicurezza assoluta sul suo utilizzo.
I principali dubbi su di esso sono l’autonomia e la velocità di ricarica delle batterie. In ogni caso, pare che le cose stiano finalmente cambiando, dato che un’azienda israeliana ha intenzione di portare sul mercato una nuova e in un certo senso rivoluzionaria generazione di batterie. StoreDot sta lavorando su delle celle capaci di ricaricare 160 chilometri in appena cinque minuti di ricarica.
160 chilometri in pochi minuti di ricarica. Sembra assurdo, ma stando a quanto fatto trapelare dall’azienda israeliana StoreDot, è davvero possibile raggiungere un risultato del genere. Quando usciranno sul mercato queste particolari celle, chiamate 100in5? La compagnia è sicura che queste celle di nuova generazione saranno pronte per la prima produzione di massa nel 2024.
Inoltre, la società spera di poter regalare ai suoi clienti, entro il 2028, batterie da 160 chilometri di autonomia ricaricate in soli tre minuti; ed in soli due minuti, a partire dal 2032. Non ci sono dubbi, quindi, che all’azienda in questione non manchi il coraggio di mettersi in gioco e di voler realizzare un progetto a dir poco ambizioso relativamente in poco tempo.
Peraltro, tale tecnologia sarà compatibile con due differenti tipi di celle, comprese le nuove 4680 sviluppate da Tesla (che ne ha già sviluppate un milione). Stando a quanto rivelato da StoreDot, già diverse compagnie sono interessate alle loro celle, già testate nel mondo reale, anche se non sono stati resi noti i nomi dei produttori in questione.
Per quanto riguarda il nome delle celle “future”, sono stati scelti 100in3 e 100in2. Con una tecnologia di questa portata, i tempi di ricarica di un’automobile elettrica si avvicinerebbero finalmente al rifornimento di una normale auto a benzina (e non solo).
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Sarà sicuramente interessante scoprire quali produttori a quattro ruote hanno già sperimentato tale congegno. E lo sarà pure pensando al progetto a cui questa azienda ha accettato di prendere parte in maniera a dir poco ambiziosa.
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