Emis Killa è un personaggio che fa sempre parlare di sé, sempre sopra le righe e al centro di polemiche. E anche questa volta…
I rapper, si sa, digeriscono poco le regole. Ed Emis Killa è uno dei rapper italiani più noti. Un vero idolo delle folle, soprattutto per i più giovani. Questa volta, però, si lascia sedurre dalla tradizione. Anche se, da buon artista anticonformista, chiede e ottiene qualcosa di ben poco tradizionale…
32enne brianzolo. Il suo vero nome è Emiliano Rudolf Giambelli. Non propriamente l’ideale per chi vuole essere un divo ed essere sempre provocatorio. E, così, diventa Emis Killa. Inizia la sua carriera dedicandosi al freestyle: in quell’ambiente viene chiamato Emilietto lo zarro. Siamo nel 2006. Anche se le prime pubblicazioni arrivano tra il 2007 e il 2011. Firma quindi un contratto con l’etichetta discografica indipendente Blocco Recordz, con la quale pubblica gli album Keta Music (2009), Champagne e spine (2010) e The Flow Clocker Vol. 1 (2011).
Il vero successo, però, arriva un decennio fa ormai. Siamo agli inizi del 2012 quando Emis Killa pubblica “L’erba cattiva”, che debutta alla quinta posizione della classifica italiana degli album, rimanendo in classifica per oltre un anno, e nella top 20 per i primi 3 mesi.
Emis Killa si fa apprezzare, tanto da avere collaborazioni con alcuni dei rapper più in voga nella scena italiana: da Fabri Fibra, a Guè Pequeno, fino a Tormento e Marracash. Seguiranno altri quattro album: “Mercurio” nel 2013, “Terza stagione” nel 2016, “Supereroe” nel 2018 e, infine, nel 2020, “17”, con un altro rapper molto noto come Jake La Furia.
Emis Killa, tradizionale, ma non troppo
Nella sua carriera è anche stato accusato di omofobia, per i testi di alcune sue canzoni. Accuse che il rapper brianzolo ha sempre rispedito al mittente. Ma fatto sta che Emis Killa è un personaggio che fa sempre parlare di sé, sempre sopra le righe e al centro di polemiche.
Insomma, potremmo definirlo tutto tranne che tradizionale e tradizionalista. Anche se in alcune foto su Instagram lo vediamo insieme a un mito del passato, che, comunque, è tuttora in auge. A pubblicare gli scatti è il profilo Instagram “Epoca Motors”, che, come messaggio di accompagnamento scrive: “Felice di aver realizzato la Vespa per un grande amico come te”.
In questi scatti, infatti, vediamo il nostro Emis Killa vicino e in sella a una Vespa 50 Special. Parliamo, quindi, evidentemente, della due ruote storica della Piaggio, presente in molti lavori artistici: dai libri, alle canzoni, fino ai film. Insomma, qualcosa che va ad ancorarsi alla tradizione italiana.
Non ce lo saremmo aspettati dal nostro anticonformista Emis Killa. Ah, dimenticavamo… la Vespa 50 Special è modificata…
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