Le proteste contro una guerra che sta pesando soprattutto sulle spalle dei civili oltre che su quelle dei soldati che devono combatterla non si fermano: ecco che un campione si fa sentire.
E’ incredibile che nel 2022 dopo le mostruose esperienze della Prima e della Seconda Guerra Mondiale, vissute praticamente ieri in ottica storica, l’Europa sia ancora teatro di tremendi scontri armati come quelli che stanno sconvolgendo l’Ucraina, un paese con più di 40 milioni di abitanti. Quanti di loro arriveranno alla fine di questo conflitto vivi e senza aver perso tutti i loro averi?
In tutto il mondo in queste ore ci sono state proteste e manifestazioni contro la guerra, perfino in Russia dove oltre 1.400 persone hanno sfidato la proverbiale severità contro i manifestanti del presidente Vladimir Putin per esprimere il loro dissenso verso la violenza che imperversa in queste ore in Ucraina. Forse le manifestazioni possono poco contro il potere dei politici, ma sono comunque un importante mezzo per mostrare che i cittadini comuni non appoggiano tutto questo.
Sembra pensarla così pure un importante sportivo del mondo dell’automobilismo che non solo si è espresso con parole durissime contro il conflitto russo-ucraino ma che ha pure deciso di non prendere parte ad una competizione molto importante per manifestare apertamente il suo dissenso verso un’inutile strage.
Non si corre finché combattono
Lo sportivo in questione altro non è che Sebastian Vettel, campione pluripremiato con la scuderia di Formula Uno RedBull che quest’anno corre con la rivoluzionaria monoposto marchiata Aston Martin, un marchio che ha iniziato il 2022 lanciando una bella sfida alla concorrenza in tutti i settori, F1 inclusa.
Vettel, che veste i colori del team inglese, ha deciso di protestare in questo modo contro il conflitto in atto: non partecipando al Gran Premio di Russia, una competizione che potrebbe comunque non avere luogo quest’anno se la situazione di tensione dovesse permanere: “Non andrò a correre in Russia perchè è sbagliato”, ha detto il campione.
Il pilota ha le idee chiare su cosa significhi questa guerra: “Mi dispiace per le persone che stanno perdendo la vicani queste ore. Vengono uccise per una guerra stupida“, ha detto il pilota. Non è la prima volta che Vettel si espone su temi delicati come questo: tempo fa, aveva detto la sua su un altro importante argomento, quello del riscaldamento climatico globale.
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