Cosa c’è di più carino ed innocuo di una Fiat 600 della primissima serie, un’automobile da città di piccole dimensioni che piaceva a grandi e piccini? Forse dovremmo ricrederci con questa foto!
In passato abbiamo visto esempi di mezzi completamente inadatti al campo di battaglia modificati realmente per dei ruoli di seconda linea – come la Furgonette dell’esercito britannico – o nella finzione per ingannare i più inesperti utenti del web: ricorderete sicuramente la Smart cingolata che ha tratto in inganno così tanti utenti dei social.
Che ci crediate o meno, anche la nostra piccola Fiat 600 ha un omologo militare e francamente, la foto in questo caso ci sembra tutto meno che un falso visto che è corredata da luogo e data dello scatto. introdotta nel 1955 e rimasta in produzione fino alle porte degli anni 70, precisamente al 1969, la piccola vettura con motore posteriore è stato uno dei simboli del boom economico del dopoguerra.
L’automobile ha conosciuto un boom anche per quanto riguarda le vendite: i dati ufficiali diffusi dal marchio parlano di oltre 2 milioni e mezzo di 600 assemblate nei circa vent’anni di vita del modello a cui si vanno ad aggiungere tutti i modelli da esportazione, complessivamente almeno altri due milioni di autovetture. E proprio una delle auto esportate è stata trasformata in una sorta di Transformer ante litteram.
La foto in questione è stata scattata nella ex Yugoslavia proprio nel corso della sanguinosa guerra civile che ha dilaniato il paese negli anni 90, dopo conflitti e persecuzioni etniche. Nel corso della guerra, ci fu chi provò a difendere il proprio paese dal nemico pur non essendo propriamente un militare professionista come le persone in questa foto.
La Fiat 600 in foto è stata allestita appositamente per combattere da uno schieramento non meglio specificato impegnato nei tremendi combattimenti in tutti i Balcani: la sigla “BOS” potrebbe forse indicare l’appartenenza dell’auto a qualche milizia bosniaca ma è difficile dirlo senza altre informazioni.
Alla 600, sicuramente uno dei modelli esportati dalla Fiat nei paesi slavi nel corso del 900, è stato rimosso il coperchio del portabagagli anteriore e cosa più importante, la vettura nonostante la mole ridotta riesce a montare una mitragliatrice Zastava ed un fucile senza rinculo M82 prodotto localmente, un’arma capace di distruggere un carro armato nelle giuste condizioni e su brevi distanze. Ennesima prova dell’ingegno umano che anche una cosa orribile come la guerra riesce a scatenare in ogni circostanza.
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