Patente di guida: buona la prima! Se fallisci al primo colpo ecco cosa succederà

Non si può più sbagliare, nemmeno all’esame per ottenere la patente di guida. Dato l’alto numero di fallimenti al test di esame, ecco cosa ha deciso di fare il governo per penalizzare i bocciati.

E’ il caso di dirlo, buona la prima. Questo deve aver pensato il governo di un noto paese europeo quando ha pensato di implementare delle penalità per chi non dovesse superare l’esame di guida, uno dei test più importanti nella vita di qualunque amante delle automobili, ma pure dei semplici pendolari che desiderano lasciarsi alle spalle i lunghi viaggi con i mezzi pubblici in favore della possibilità di condurre un’automobile.

BBC
Il tasso di bocciature? Troppo alto…(BBC)

Tra le nazioni europee, l’Inghilterra è quella che vanta un poco invidiabile record di bocciature al test della patente. Con un tasso di promozioni di appena il 50,5% dei partecipanti all’esame conclusivo del corso, il 2022 ha visto praticamente la metà delle persone che si sono iscritte in autoscuola o in motorizzazione fallire la prova finale.

A prendere provvedimenti ci ha pensato la DVSA – Driver and Veichles Standard Association – che ritiene questa media inaccettabile. Il rischio è infatti che tutte queste persone, ritentando immediatamente l’esame dopo averlo fallito senza aver preparato la prova possano letteralmente intasare il lungo sistema burocratico fatto di documenti, prenotazioni e pagamenti.

Studiate meglio!

Oltre il danno la beffa, insomma: secondo le attuali normative una persona che fallisce l’esame di guida la prima volta deve aspettare solo 10 giorni prima di ritentare la prova. La DVSA invece ha proposto di triplicare questo periodo di attesa, portando a 38 giorni il periodo in cui lo studente deve lasciar perdere il volante e i quiz per la prova scritta della patente.

Getty
Un automobilista inglese esibisce i documenti (Getty)

Una decisione molto severa che, se approvata, dovrebbe almeno in teoria smaltire il lavoro delle varie sedi della motorizzazione britannica. Ma funzionerà davvero o finirà soltanto per accumulare i “bocciati” su un lasso temporale più ampio? A voi il giudizio.

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In Italia nel caso ve lo stiate chiedendo la situazione è nettamente migliore. A seconda dei dati, “solo” il 29,8% di chi tenta l’esame di guida finisce per essere bocciato. Altri dati non si discostano tanto da questa stima con 3 persone su 4 che centrano l’ambito obiettivo al primo colpo, ottenendo la tipica carta rosa. Per una volta insomma, possiamo stare tranquilli: non siamo in una situazione critica come quella degli automobilisti inglesi. Per ora.

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