Memore dei trionfi alla Parigi-Dakar con una 911 modificata, la Porsche ha fatto qualcosa di assolutamente incredibile con l’antenata della sportiva. L’elegante 356 diventa una vera selvaggia!
Conosciamo tutti la storia della elegante quanto gradevole Porsche 356, una delle auto che ha contribuito di più a far crescere la fama del marchio tedesco Porsche, oggi un nome di primo piano nel campo delle sportive. Prodotta dal 1948 al 1966, questa vettura disponibile in configurazione coupé o cabriolet con il suo eccellente motore posteriore è al giorno d’oggi ricercata ed apprezzata dai collezionisti.
Negli anni 80, una delle “nipoti” della Porsche 356, la 953, avrebbe fatto una grande figura alla Parigi Dakar del 1984. Due anni dopo, una versione migliorata costruita a partire dalla 959 si sarebbe aggiudicata l’edizione della gara di resistenza. Vi potreste chiedere questo cosa c’entra con la straordinaria convertibile-coupé di Stoccarda. C’entra, eccome!
Questo perchè ad una ventina d’anni di distanza da quella gara di resistenza qualcuno ha avuto l’idea di fare la stessa modifica della 959 ad una 356 d’epoca. Beh, per essere fiscali non è proprio la stessa cosa dato che perlomeno la Porsche Dakar aveva gli pneumatici! Quella allestita da Renée Brinkerhoff per la sua personale impresa nell’Artico non ha nemmeno quelle.
L’automobile di Brinkerhoff è a mani basse la slitta più assurda ed allo stesso tempo pregna di stile che abbiamo mai visto. C’è un motivo se la donna – una rallysta dilettante – ha deciso di prendere proprio un’auto d’epoca così pregiata per trasformarla in una selvaggia belva per conquistare le più aspre ed impraticabili distese di neve del mondo. Il risultato non ci dispiace. Neanche un po’.
La rallysta sta cercando di completare un particolare 356 Rally che si svolge nelle più inospitali terre del pianeta, inclusa la distesa di neve e ghiaccio dell’Artico dove si svolge proprio l’ultima tappa dell’iniziativa. Brinkerhoff ha già completato una tappa tra Pechino e Parigi, una nell’Est dell’Africa e anche la Carrera Panamericana per un totale complessivo di circa 32.000 chilometri percorsi.
L’iniziativa di Renée Brinkerhoff è ammirevole: la donna sta completando questo viaggio attorno al mondo per raccogliere fondi da usare per combattere la tratta di esseri umani, in particolar modo di bambini che purtroppo rimane ancora un problema irrisolto.
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Non possiamo che fare gli auguri alla donna per la sua impresa e farle i complimenti sia per l’iniziativa…che per la slitta Porsche che ha preparato!
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