Nei videogiochi di corse come Gran Turismo o Tokyo Drift siamo abituati a trovare un po’ di tutto. Ma tanti anni fa, i videogiocatori italiani rimasero piacevolmente sorpresi dalla saga Need for Speed.
Le case produttrici di automobili in Italia possono ben vantare una buona reputazione in tutto il mondo. Basta pensare a marchi come Ferrari, Lamborghini e Maserati che dall’Europa all’Asia si vendono praticamente da sole: nessuno si è mai sorpreso di trovare prodotti simili in un videogioco realizzato all’estero.
Un marchio che ha fatto un po’ più fatica per inserirsi in un mercato complesso come quello nord americano è stato un po’ a sorpresa Fiat. La casa torinese infatti, producendo quasi solo piccole auto da città, non ha mai avuto molto spazio in un mercato dove per tanti anni sono state privilegiate grosse vetture adatte ai viaggi. Le cose sono andate male fin dall’inizio, nel 1909, anno in cui Fiat iniziò ad importare delle vetture negli USA: l’alto costo dell’operazione la fece fallire nel 1917.
La casa torinese tornò all’assalto del nuovo continente negli anni 50 riuscendo a rimanere sul mercato fino al 1983, anno in cui il marchio decise che la conquista dell’America era fallita. Ovviamente, oggi le cose vanno molto, molto meglio da quando il gruppo Fiat ha avviato accordi commerciali con il gruppo Chrysler, cosa che ha permesso la creazione di una “testa di ponte” per raggiungere un mercato in cui la casa si è ad oggi perfettamente inserita.
E lei che ci fa qui?
Il ritorno della Fiat sul mercato americano grazie alla Chrysler comunque non avvenne prima del 2009: proprio per questo motivo moltissimi videogiocatori italiani nel 2005 rimasto estremamente sorpresi in positivo di trovare un’auto italiana marchiata Fiat in un titolo di una nota saga videoludica di successo. Stiamo parlando di Need For Speed: Most Wanted.
Rilasciato in Europa il 25 novembre 2005, NFS Most Wanted offriva ai giocatori un bel parco auto con oltre 30 vetture…inclusa la Fiat Grande Punto, uscita sul mercato proprio quell’anno. Considerando che lo sviluppatore del gioco – la EA Games – è statunitense, è davvero strano che in rappresentanza del brand torinese nel gioco si trovi una vettura che negli USA non è mai nemmeno stata commercializzata.
Una possibile spiegazione è che l’ingresso dell’automobile sul mercato indiano – uno dei più vasti del mondo – possa averle dato una certa risonanza. O magari gli sviluppatori del gioco puntavano semplicemente a rendere il più variegato possibile il parco auto a disposizione del giocatore. Rimane comunque curioso che sia stata scelta proprio la Grande Punto anziché la Ritmo, per esempio, una delle Fiat più famose negli USA fino a quel momento.
Noi che siamo cresciuti anche con questo videogioco di corse comunque non possiamo che ringraziare gli sviluppatori per averci permesso di sfrecciare a bordo di una Punto in un gioco del genere. Voi ricordavate questa chicca videoludica?
Ti potrebbe interessare anche -> Negli USA guardano solo le dimensioni delle auto | Ecco la prova