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A volte non basta costruire una bella auto: il nome scelto ha un peso | Ecco i peggiori mai dati ad un veicolo

Abbiamo già visto in passato che scegliere il nome giusto per un’automobile può fare la differenza tra la sua popolarità, il fallimento…o una querela da parte delle Hawaii! Ditelo a questi marchi…

Ormai i nostri lettori più affezionati lo sanno benissimo, scegliere il nome per un modello nuovo di automobile non è una passeggiata e non è un processo che si può prendere alla leggera. Abbiamo già visto in passato automobili che con i loro nomi hanno offeso critica e proprietari o addirittura il caso della Dodge che si è beccata una petizione di protesta firmata dal popolo hawaiano per aver usato un nome ritenuto blasfemo!

Cattiva Subaru, cattiva! (Driving.coUK)

Ma il più delle volte, un’auto si ritrova semplicemente con un nome stupido, ridicolo o completamente inadatto alle sue caratteristiche. Lo sa bene la Subaru Brat, un pick up prodotto tra il 1978 ed il 1994 che ha finito per scatenare l’ilarità nei paesi anglofoni. BRAT era un anagramma di Bi-drive Recreational All-terrain Transporter ma purtroppo, come abbiamo visto in passato, la traduzione in inglese fu impietosa.

Brat è un termine che si usa per indicare un ragazzino pestifero, assimilabile a “monellaccio” in italiano. Non un nome particolarmente offensivo, certo ma la Subaru finì per cambiarlo in 284 nei paesi anglofoni.

Scusi, mi toglie la lattuga dal Big Mac? grazie! (Wikipedia)

Altra auto giapponese, altro nome dimenticabile: la sesta generazione della piccola Mistubishi Minica uscita nel 1989 scatenò parecchia ilarità quando il pubblico anglofono scoprì che l’auto, per distinguersi dalle cinque serie precedenti, portava il nome “Lettuce”. Lattuga. Non è uno scherzo, potete leggerlo anche nella foto qui sopra!

Anche in questo caso, non c’è nulla di male nella parola “lattuga” ma non è esattamente un appellativo adatto ad un’automobile. Cosa c’entra? A noi viene in mente soltanto qualche panino da fast food, a sentire questo nome…

Altri due nomi strambi

A volte può capitare che il nome dell’automobile non sia male ma che sia completamente inadatto al modello in questione! Riuscire ad immaginarvi un’automobile sportiva ad alte prestazioni chiamata “Ghiro”? O un sonnolento minivan destinato alle famiglie che si chiama “Missile”?

Carisma, come quello che le è sempre mancato (AutoScout24)

Sempre la nostra cara Mistubishi non fu in grado di proporre un’auto che facesse giustizia al nome Carisma, probabilmente anche in questo caso per qualche barriera linguistica. Rimasta in produzione per circa dieci anni a cavallo tra gli anni 90 e 2000, la povera Mistubishi Carisma è una delle berline meno carismatiche mai viste al mondo, ironia della sorte.

La vettura non era male, per carità, ma la sua linea scialba e le prestazioni generalmente nella media le causarono lo scherno della critica proprio per il nome che portava. La successiva Lancer avrebbe meritato molto di più questo nome!

Putra? O Putrid? (Pinterest)

Finiamo quesa rassegna in grande stile con un marchio che già conosciamo bene, la malasyana Proton. Affermatasi con prepotenza come una grande realtà del mercato automobilistico asiatico, la Proton ha alternato per anni vetture molto interessanti con progetti scialbi e privi di fantasia.

Non sappiamo a quale delle due categorie appartenga la Proton Putra non avendola nemmeno mai vista in strada, in Italia, ma una cosa è certa: quel nome è veramente sgradevole. Ostico da pronunciare come uno scioglilingua…e facilmente trasformabile in “Putrid”, come ha fatto notare qualche critico all’uscita della berlina!

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Manfredi Falcetta

Appassionato di auto e moto, mi piace immergermi nell’universo dei motori, scoprendo le ultime innovazioni tecnologiche e seguendo le competizioni più emozionanti. La scrittura e la lettura, invece, sono le mie oasi di tranquillità, dove mi perdo tra le pagine di libri avvincenti e mi esprimo liberamente attraverso le parole.

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