Punta sempre più in alto, Elon Musk, fino allo spazio. Ma, forse, stavolta ha mirato troppo fuori bersaglio… Si scatena la guerra dell’auto elettrica
Cosa accade quando l’uomo più ricco del mondo sfida apertamente quello che, unanimemente, è riconosciuto come l’uomo più potente del mondo? Beh, può crearsi un vero e proprio caso. E, probabilmente, è esattamente quello che ha voluto fare il vulcanico patron di Tesla, Elon Musk. Le sue dichiarazioni sul presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, sono al vetriolo.
D’altra parte, il 50enne magnate di origini sudafricane ci ha spesso abituato a uscite molto sopra le righe. Così come sono sopra le righe i suoi progetti. A cominciare da Tesla, ovviamente. La sua intuizione ha innegabilmente cambiato, ormai alcuni anni fa, il mondo dell’automotive. E non trascuriamo senz’altro tutta la sua battaglia, prima in un senso e poi nell’altro, sulle criptovalute.
Non si contano i ruoli e le proprietà di Elon Musk. Attualmente ricopre i ruoli di CEO e CTO della Space Exploration Technologies Corporation (SpaceX), CEO e product architect di Tesla, cofondatore e CEO di Neuralink, presidente di SolarCity, fondatore di The Boring Company e cofondatore di PayPal e OpenAI. Ha inoltre proposto un sistema di trasporto super veloce conosciuto come Hyperloop, tuttora in fase di sviluppo.
Insomma, sia che stia simpatico, sia che non lo si possa sopportare, Elon Musk è certamente un personaggio che fa discutere. Con le sue attività si propone di cambiare il mondo e l’umanità. Tra le sue battaglie: di ridurre il riscaldamento globale tramite l’utilizzo di energie rinnovabili e ridurre il rischio dell’estinzione umana o di catastrofi naturali stabilendo una colonia umana su Marte. Ma anche fornire Internet ad alta velocità e bassa latenza a tutto il pianeta.
Punta sempre in alto, Elon Musk. Ma, forse, stavolta ha mirato troppo in alto…
In guerra con Joe Biden
Secondo Forbes, al 17 gennaio 2022, con un patrimonio stimato di 268.1 miliardi di dollari, risulta essere l’uomo più ricco del mondo. Niente male. Quindi, stando a quanto sta accadendo, potremmo presto essere di fronte allo scontro tra l’uomo più ricco del mondo e l’uomo più potente del mondo.
Il patron della casa automobilistica di Palo Alto, infatti, questa volta si è scagliato nientepopodimenoche contro il presidente degli Stati Uniti d’America. Ha utilizzato Twitter che, come sappiamo, è nettamente il suo social preferito.
“Per motivi sconosciuti, Joe Biden non è in grado di pronunciare la parola Tesla” ha cinguettato Musk. Il suo tweet è divenuto anche l’occasione per lanciare in maniera planetaria la petizione avviata su Change.org nella quale si chiede al presidente americano di riconoscere la leadership di Tesla nelle auto elettriche.
La petizione e’ già stata sottoscritta da oltre 13.500 persone. Ma siamo certi che dopo il tweet di Musk (che, ovviamente, è seguitissimo) i numeri possano schizzare ulteriormente. Mettendo una spina nel fianco del presidente succeduto a Donald Trump.
“La Casa Bianca e l’amministrazione Biden hanno volontariamente cercato di ignorare il lavoro di Tesla spingendo invece General Motors e altri come leader nell’elettrico” si legge nella petizione, nella quale si osserva che “l’insistenza di Biden su Gm è pura manipolazione e deve finire”. La petizione si affretta a sottolineare che non si tratta di un attacco al presidente.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Joe Biden preoccupatissimo: i piani per il futuro elettrico della auto potrebbero danneggiarlo non poco
Ma nei fatti lo è. Perché si parla di manipolazione. Peraltro, il patron di Tesla non è nuovo a esternazioni poco carine nei confronti del presidente americano. Recentemente, con un altro tweet, lo aveva infatti descritto come un burattino dopo che Biden aveva lodato Gm e Ford per la loro produzione di veicoli elettrici.
Insomma, la guerra e aperta. E con questi due colossi, ne vedremo delle belle.