Nell’immaginario pop, le auto di questo marchio giapponese sono famose soprattutto per i drift. Non è un caso che sia stata proprio la Toyota la prima a costruire un’auto capace di farli da sola.
E’ un 2022 che inizia con tutti i presupposti per essere davvero l’anno della tigre quello del marchio Toyota. La casa giapponese ha già vari progetti interessanti ben avviati per quest’anno tra cui possiamo annoverare la Toyota Yaris GR destinata alla WRC dopo i test avvenuti in Oceania l’anno scorso e la supercar presentata al Salone di Tokyo che – chissà – potrebbe perfino vedere una produzione in serie limitata. Noi ci speriamo.
Ma tutto questo alla casa nipponica ancora non basta, guardate che diavoleria hanno messo in piedi al TRI – Toyota Research Institute – usando una “normalissima” Toyota Supra…conosciamo tutti la leggendaria automobile del marchio giapponese entrata in produzione per la prima volta nel 1978. A distanza di decenni, è irriconoscibile!
La versione più famosa nell’immaginario popolare comunque è quella della quarta generazione, resa immortale da tantissimi media occidentali che l’hanno giustamente passata come una delle migliori automobili da sottoporre a tuning fuori di testa. Per derapare, magari.
TRI ha letteralmente fatto impazzire la stampa specializzata rilasciando alcune foto dei test di una Toyota New Supra capace non solo di guidarsi da sola ma pure di effettuare più di un drift in pista! L’automobile, equipaggiata con una livrea sportiva in perfetto stile Fast and Furious, si è lanciata in una serie di evoluzioni sulla pista dell’istituto.
“Con questo progetto, il nostro obiettivo è quello di rendere l’auto sempre più facile da controllare, consentendo ad un autista normale di replicare le abilità di un pilota professionista”, fanno sapere dalla TRI. L’obiettivo dunque non è quello di fare evoluzioni in pista quanto di rendere più sicura la vettura. Anche la prima opzione però a noi non dispiace per niente.
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Il progetto è attivo da un anno e a giudicare dal risultato raggiunto, Toyota sta facendo un lavorone. “Stiamo cercando di migliorare le tecnologie al servizio degli esseri umani, non di rimpiazzarli“, rassicurano dalla TRI. Meno male: non vogliamo mica vivere Terminator nella vita reale con una Supra al posto di Skynet!
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