Xavi Gil e il marchio spagnolo Lobomotive sono specializzati nella personalizzazione, solitamente su motociclette Harley-Davidson
Nel mondo delle 2 ruote a motore, la Spagna è conosciuta soprattutto per i suoi piloti MotoGP come Dani Pedrosa, Marc Marquez o Jorge Lorenzo, ma c’è tutta un’altra disciplina in cui ha dimostrato il suo know-how: la produzione di motociclette personalizzate. Questo tuning su un T-MAX Yamaha è davvero da urlo!
Dobbiamo questa creazione a Xavi Gil, talentuoso costruttore della Lobomotive di Barcellona, negli anni ha fatto brillare i colori della sua nazione finendo 1° nella categoria Street Performance dell’AMD World Custom Bike Building Championship 2014 a Colonia, in Germania, con la sua Lobomotive Lobo 3.
Xavi Gil e il marchio spagnolo Lobomotive sono specializzati nella personalizzazione, solitamente su motociclette Harley-Davidson. Qualche anno dopo il successo tedesco, Xavi Gil ha deciso di affrontare un nuovo importante progetto, rivedendo il più famoso dei maxi-scooter GT, lo Yamaha TMax. E il risultato è spettacolare! Tanto lavoro per trasformare uno Yamaha T-Max nell’ultimo ibrido Superbike / Super-Scooter T-Max e YZF-R1. Ecco LOBOMAX. Adesso è una vera e propria moto sportiva.
La trasformazione
Come sappiamo, l’iconico scooter sportivo TMAX è il modello di maggior successo in Europa ed è rimasto in cima alle classifiche di vendita per vent’anni. Ma il LOBOMAX è certamente qualcosa che, pur rivoluzionando il mezzo, non vuole di certo sfigurare rispetto a uno scooter di così grande importanza.
Il punto di partenza è un esemplare del 2012 dotato di motore 530. Il tuner ha utilizzato molto carbonio per realizzare questa creazione. Questo, ovviamente, per creare una due ruote leggera e maneggevole. E la missione può dirsi compiuta, dato che il LOBOMAX pesa addirittura 25 chilogrammi in meno rispetto all’originale di partenza. La coda della LOBOMAX proviene da YZF-R1. I cerchi da 17 pollici sono di OZ Wheels, mentre i freni Brembo (pinze anteriori radiali monoblocco della ZX-10R), di derivazione MotoGP.
Il nostro tuner, peraltro, ha dovuto modificare le piastre dello sterzo, avanzandole di 40 mm al fine di guadagnare lo spazio necessario a non interferire con il radiatore.
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Insomma, il lavoro realizzato sullo scooter dell’azienda giapponese di Iwata è sensazionale. E dona un look aggressivo e da competizione. Il T-MAX Yamaha, sebbene classificato come scooter, aveva molto delle moto già nella sua versione di fabbrica. Ma, dopo questo intervento di Xavi Gil, si fa davvero fatica a chiamarlo e categorizzarlo come scooter.