Tutto nasce dall’idea di un appassionato e dalla sua lettera alla casa automobilistica di Maranello. Una storia incredibile
I sogni a volte si avverano. E’ la storia di David Kay, che vi raccontiamo oggi. Anche se per i puristi della Ferrari il suo sogno potrebbe equivalere a un incubo. Bello o brutto che sia, questo esemplare resta l’unico al mondo. Già di per sé, quindi, è una notizia. E di quelle incredibili.
Come sappiamo, il brand Ferrari è qualcosa che rende l’Italia famosa in tutto il mondo. Come i grandi stilisti, come la pizza Margherita, come la Gioconda. Un’azienda produttrice di auto sportive di lusso che, negli anni, ha saputo anche essere vincente nei circuiti di Formula 1.
La casa automobilistica di Maranello viene fondata da Enzo Ferrari il 12 marzo 1947. Da quel momento, il Cavallino Rampante diventa un marchio iconico. La nostra storia affonda le proprie radici nel secolo scorso. Siamo, infatti, nel 1990 quando David Kay, appassionato di Ferrari, scrive una lettera al Cavallino Rampante. Una delle tante lettere di un fan, si potrebbe pensare. Può darsi. Ma quella missiva che parte dagli Stati Uniti sarà l’inizio di una storia incredibile.
La storia
Nella sua lettera, infatti, David Kay chiede alla famiglia Ferrari di poter utilizzare il marchio del Cavallino Rampante su una moto. Eh già, avete capito benissimo. Voi che non sapevate, né pensavate, che potesse esistere una moto Ferrari. Vi sbagliate. Perché dal sogno di David Kay nascerà l’unica moto a marchio Ferrari.
Questo perché sarà Piero Ferrari in persona ad accogliere la richiesta di Kay e, quindi, autorizzare l’utilizzo dell’effigie su una due ruote. Al resto, ci penserà proprio David Kay che, galvanizzato dall’autorizzazione, si mette al lavoro.
E lavora tanto. Perché ci vorranno ben quattro anni di interventi e oltre tremila ore di lavoro per arrivare alla fine di un percorso. Che significa il coronamento di un sogno. Una Ferrari 900, presentata al Classic Bike Show del 1995. Una moto che si ispirava alla Ferrari Testarossa, da cui riprendeva diversi aspetti. Grande utilizzo del magnesio e del carbonio per permettere alla sua moto di mantenere un peso molto leggero: appena 172 chilogrammi.
Quanto ai dettagli tecnici, la Ferrari 900 ideata da Kay montava un motore 4 cilindri in linea da 900 cc era in grado di sviluppare 105 cv e far raggiungere una velocità massima di 265 km/h. L’impianto frenante, invece, era garantito da Brembo. Anche noi, mentre ne scriviamo, siamo euforici. Ma, evidentemente, l’entusiasmo non è contagioso. Dato che l’accoglienza della Ferrari 900 non fu esaltante.
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Alla fine la moto fu messa in vendita sul noto portale d’aste Bonhams. Ma nessuno si interessò. Stessa sorte quando Kay (in difficoltà economiche) spostò la vendita su Ebay. Troppi i soldi richiesti: le vendite, infatti, si assestavano tra i 220mila e i 250mla euro. Neanche la lettera di accompagnamento di Piero Ferrari che certificava l’autenticità riuscì a incoraggiare gli estimatori (che comunque non erano moltissimi). Alla fine la Ferrari 900 fu venduta ad “appena” 110mila euro.
Ma David Kay ha comunque realizzato il proprio sogno. E questo è impagabile.