E’ stata una delle prime automobili del marchio Abarth ma sopratutto, la prima ad accendere davvero i riflettori sulla casa italo-austriaca anche grazie all’intervento di Ghia.
Conosciuta principalmente per aver praticamente curato l’intera collezione Ford a fine anni 90, Ghia è una delle carrozzerie più importanti e soprattutto longeve del mondo: fondata nel 1916, questa azienda ha più di cento anni ma sopratutto ha messo le mani su tantissime vetture di successo, caratterizzate da linee eleganti piene spesso di curve.
Tra le auto più famose dell’immediato dopo guerra abbiamo la Volkswagen Karman Ghia ma in quel periodo, Ghia si occupava pure di mettere su strada una delle prime Abarth di sempre. La vettura ha una linea decisamente fuori dal comune che sembra uscita da un videogioco o da Dragonball, se vi ricordate la nuvola Speedy del protagonista.
Negli anni 50, Abarth, intuendo il potenziale di alcune vetture della Fiat, iniziò ad approntare modifiche per le stesse: dapprima si trattava soltanto di componenti come una leggendaria marmitta per la Fiat Topolino, un’utilitaria concepita addirittura nel pre guerra. La casa passò presto a modifiche più sostanziali scegliendo la 1100, una delle Fiat più amate del periodo, come “cavia” per i proprio esperimenti meccanici.
Nel 1953, la concept car Ghia Abarth sport 1100 arrivò al pubblico. Il suo debutto avvenne al Salone di Torino dove la vettura piacque moltissimo ad un tale Bill Vaughn che decise di acquistarla e di ribattezzarla come “Vaughn SS Wildcat”. Forse, l’americano si era innamorato di quelle linee curve e morbide così fuori dal comune per una coupé sportiva.
La vettura vista da davanti ricorda un po’ la Hudson Hornet ma meccanica e rifiniture sono completamente Made in Italy…e Austria. Al solito quattro cilindri della 1100, Abarth preferì infatti un motore V8 con albero a camme decisamente più vivace e scattante. Le foto dell’auto che si trovano online risalenti al periodo della sua produzione sono rare, così come le informazioni: si sa solo che la serie limitata di esemplari prevista non venne mai realizzata.
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Si tratta quindi di una one off che dopo essere brevemente scomparsa nel 1982 facendo preoccupare i fans della casa, riapparve in Maryland, abbandonata. Un collezionista decise di restaurarla e da allora la Ghia 1100 ha cambiato più di un proprietario. La sua ultima apparizione pubblica risale al 2015 quando sfilò a Pebble Beach, una località che ha visto più di un’auto unica: la Ghia 1100 vinse il concorso di eleganza nella sua categoria, ricevendo finalmente un meritato riconoscimento atteso per mezzo secolo.
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