La Maserati Biturbo non è esattamente un’auto memorabile per il marchio storico con il Tridente come simbolo sul cofano. Pochi ricordano questa sua versione di lusso, decisamente interessante.
Sulla Maserati Biturbo, berlina sportiva di fascia alta proposta a partire dal 1981 dalla casa italiana, sono state scritte pagine e pagine dai giornalisti specializzati dell’epoca. L’auto viene ricordata – a torto o ragione – come una vettura piena di problemi, a partire dal motore che non sempre faceva il suo dovere, passando per gli anelli in gomma che si surriscaldavano causando problemi di affidabilità per arrivare al prezzo, cresciuto esponenzialmente oltre i piani della casa.
Al di là dei numerosi problemi, la Biturbo ha sicuramente un asso nella manica che non si può non riconoscerle: la linea. La vettura, decisamente diversa da quanto la Maserati avesse proposto fino a quel momento, nasce evidentemente con il mercato degli Stati Uniti in mente, ciò è evidente a partire dal design generale dell’auto fino alle finiture e ai dettagli.
La linea dell’auto che stiamo per mostrarvi, una delle versioni più rare – e di conseguenza costose ed ignote – della Biturbo è opera di Pierangelo Andreani che a nostro avviso ha creato un vero capolavoro di stile. Andiamo a dare una sbirciatina a questa vettura di lusso.
La prima cosa che emerge guardando la Maserati Biturbo 228 è la somiglianza con la BMW Serie 3 dell’epoca, specialmente se l’auto viene vista di profilo. La linea della Biturbo originale è stata appesantita, creando un bel connubio tra eleganza e praticità tipica del periodo storico in cui l’auto è stata concepita.
Il simboletto con il tridente sulla parte posteriore dell’auto però non mente: abbiamo di fronte una Maserati che con il suo motore Biturbo tanto discusso può vantare uno 0-100 in 5,6 secondi nonostante il peso non indifferente. Le prestazioni dichiarate dalla casa per la 228 sono pari a 235 chilometri orari di velocità massima e non sono davvero pochi per un’auto simile.
Passiamo alle note dolenti per i collezionisti: della 228 sono stati costruiti solamente 469 esemplari, il che rende l’auto una delle Biturbo più rare da trovare sul mercato. La produzione è stata interrotta nel 1992 ed è durata circa cinque anni. A questo lotto di produzione, possiamo aggiungere un prototipo con motore a 24 valvole che però non raggiunse mai lo stadio di pre-produzione e rimase un unicum.
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