Due serie e oltre 15 anni di onorato servizio, soprattutto in città. Ci mancherà. Ma vogliamo sperare che sia solo un arrivederci
Prodotta dal 2005. Con la fine del 2021 ha visto anche la fine della propria esistenza. Oltre 15 anni di vita e due generazioni, per una vettura molto amata. Una delle auto di maggiore successo della Citroen. Dobbiamo dirle addio. O, magari, arrivederci. In un mercato in continua evoluzione, ma che, spesso, torna al passato, non possiamo sentirci di escludere di rivederla tra qualche anno. Sotto nuove vesti.
Una scelta dolorosa per gli utenti, un po’ meno per la casa automobilistica. Era tutto già nell’aria da tempo, infatti. Fin da quando la Toyota aveva acquisito l’impianto di Kolin, in Repubblica Ceca, dove è stata prodotta fino a pochi mesi fa.
Progettata e sviluppata dal gruppo PSA in collaborazione con la Toyota, e presentata all’inizio del 2005 al Salone dell’automobile di Ginevra. Sviluppata in badge engineering insieme alle due gemelle che ne sono derivate, ossia la Peugeot 107 e la Toyota Aygo.
Un’utilitaria di successo. Che, proprio nel nostro Paese, dove questo segmento è sempre andato molto forte, ha avuto le maggiori soddisfazioni. Con quasi 200mila esemplari venduti. Stiamo parlando, ovviamente, della Citroen C1.
Una delle vetture preferite dagli automobilisti per via della propria lunghezza ridotta, appena 3,43 metri. Ma chi l’ha provata, ha saputo apprezzare anche la sua capacità di essere adatta anche per viaggi più o meno lunghi.
Disponibile con carrozzeria due volumi a 3 o 5 porte, la Citroën C1 si fa notare subito per il corpo vettura a due volumi dalle forme arrotondate. Omologata per 4 posti: in rapporto alle piccole dimensioni da citycar, l’abitabilità è buona, persino per chi viaggia dietro. All’esordio, la C1 era disponibile al suo con due motori: C1 1.0: tricilindrico da 998 cm³ con potenza massima di 68 CV e C1 1.4 HDi: quadricilindrico turbodiesel common rail da 1 398 cm³, della potenza di 54 CV.
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Nel 2010, invece, viene tolta di produzione la motorizzazione a gasolio, lasciando in listino solo la motorizzazione da un litro a benzina. Una vita durata ancora per oltre un decennio, con alcune evoluzioni. Alcune nel 2013, ma quelle maggiori nel 2014, con l’arrivo della seconda serie, presentata al Salone dell’Auto di Ginevra. Ora, però, per la C1 ecco il capolinea. Anche se noi speriamo sempre che non sia un addio, ma un arrivederci.
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