Ferrari 296 GTB, l’ibrida di Maranello diventa uno “Squalo” | Da oggi però diventa accessibile per tutti

La Ferrari è un’azienda che ogni anno riesce a stupire grazie ai progetti che è in grado di portare avanti con successo. Questa volta però hanno “esagerato”, e non solo loro.

La Ferrari è solita a costruire modelli davvero potenti, ma questa volta probabilmente si è superata. Lo scorso giugno, infatti, la scuderia di Maranello ha presentato una vettura ibrida. Parliamo della Ferrari 296 GTB, un mezzo veramente speciale dotato di un potentissimo V6 ibrido  da 2,9 litri ed in grado di erogare fino ad 830 Cv di potenza massima e 740 Nm di coppia.

Ferrari 296 GTB (Web source)
Ferrari 296 GTB (Web source)

Tutto possibile grazie a 663 Cv del solo propulsore ed il resto aggiunto grazie all’importante contributo dell’unità elettrica. Tanta potenza che però non è bastata ad accontentare tutti. Come il tuner DMC che ha deciso di rendere la già fantastica, accattivante e velocissima Ferrari 296 GTB ancora più incredibile. In che modo? Scopriamolo immediatamente.

Ferrari 296 GTB, un tuner esagera: la “nuova” vettura di Maranello

La Ferrari 296 GTB è un vero e proprio capolavoro dal punto di vista estetico, tecnico e motoristico. Ma non è riuscita ad accontentare tutti, e soprattutto non ha soddisfatto il tuner DMC che ha deciso senza troppi indugi di crearne un’altra ancora più potente ed aggiungendo al suo nome la parola “squalo”.

E già questo dovrebbe bastare per farci capire di che tipo di progetto stiamo parlando; ma siccome noi non ci accontentiamo, andiamo avanti. Per rendere quest’automobile ancora più performante, infatti, sono stati aggiunti altri 70 Cv. Risultato: 900 Cv (663kW) di potenza massima.

Ferrari 296 GTB (Web source)
Ferrari 296 GTB (Web source)

Per sopportare la potenza extra, è stato deciso di inserire un Aero Package, uno spoiler posteriore, un nuovo diffusore posteriore, un piccolo spoiler anteriore e minigonne laterali. Il suo prezzo, che già di base era non poco esagerato (260.000 euro), adesso è divenuto ancora più alto e non proprio popolare.

In ogni caso, per quanto in maniera digitale, DMC ha intenzione di lanciare l’auto pure tramite NFT (metaverso). Quest’ultima sarà di certo alla portata di molte più persone, ammesso e non concesso che pure il mondo virtuale non faccia alzare il prezzo a livelli altissimi.

Non è la prima volta che vengono proposte automobili “riviste” con tanto di dettagli aggiuntivi. Certo, un’auto da 900 Cv non si vede (e non si sente) esattamente tutti i giorni.

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Ma dopotutto parliamo di una Ferrari e, chiaramente, non è un’auto che fa parte della quotidianità di ognuno di noi. Tornando agli NFT, non si tratta di una realtà dell’ultim’ora. E’ molto diffusa, come dimostrato da altri marchi di rilevanza internazionale: a livello commerciale, quindi, DMC sa senza ombra di dubbio il fatto suo.

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