Ancora non sappiamo chi sarà il prossimo Presidente della Repubblica mentre scriviamo queste righe. Nè quale auto sceglierà per la sua mansione: la storia politica italiana viaggia su quattro ruote.
Diventare Presidente della Repubblica per quelle persone che hanno deciso di dedicare la loro intera esistenza alle istituzioni statali rappresenta il coronamento di un sogno e probabilmente la massima ambizione esistenziale. Si tratta di un ruolo importante che detiene alcuni compiti ben precisi su cui si fonda lo stato italiano stesso. Il più importante tra questi è quello di vigilare sul rispetto della Costituzione.
Ovviamente, nessun capo di stato è al completo se non viene accompagnato da una quattro ruote dedicata all’occasione. Come il Presidente degli Stati Uniti dispone di una personale limousine e come il Papa ha la sua famosa Papamobile, anche una carica istituzionale come il Presidente della Repubblica deve avere un’auto che si confaccia al suo importante ruolo.
La primissima auto dedicata al presidente è stata una Fiat 2800 nel 1946, anno in cui il paese si avviava finalmente verso la sua fase democratica dopo la tragedia della Seconda Guerra Mondiale. Queste vetture – ironicamente – avevano servito quello stesso regime fascista abbattuto durante il conflitto: ne erano state realizzate cinque in versione torpedo ed una finì per servire il primo Presidente italiano, Enrico De Nicola.
La Fiat 2800 non era per niente male: ma per noi, la più bella è senza dubbio lei.
Come dimenticare la strepitosa Lancia Flaminia 335 presidenziale del 1957, talmente bella da venire ricordata nella cultura pop italiana come l’auto presidenziale per eccellenza benché tra la 2800 ed essa ci siano state varie straordinarie Lancia ed Alfa Romeo?
La Flaminia, già di per se una delle Lancia più eleganti e belle mai costruite, ebbe diversi allestimenti speciali, molti dei quali rimasti purtroppo in serie limitata. La più esclusiva del lotto resta la Presidenziale, costruita in appena 4 esemplari nel 1961 e caratterizzata da un passo differente da quello della vettura “standard” e dal telaio unico commissionato dal Presidente Giovanni Gronchi in persona.
Cronologicamente parlando, l’ultima automobile scelta come vettura presidenziale è stata una Maserati, la Quattroporte della sesta generazione che ha ospitato il Presidente uscente Sergio Mattarella nel 2019, una vettura di tutto rispetto con un motore turbo V8 da oltre 500 cavalli. Mattarella è stato con tutta probabilità pure il primo ed unico Presidente a salire a bordo di una Fiat Panda: lo fece appena nominato per andare a rassegnare le dimissioni dal ruolo di Giudice della consulta.
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Che ne pensate di queste tre vetture tanto diverse e lontane tra loro? Secondo voi il prossimo presidente sceglierà un’auto differente?
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