Honda Crossroad, un nome che suscita sentimenti contrastanti nei fans del marchio: da una parte, è stata vista come una pessima copia della Discovery, dall’altra ha avuto un interessante sequel.
Correvano gli anni 90: Honda possedeva il 20% delle azioni della British Leyland, allora già in difficoltà anche se non a livelli così estremi come quando il consorzio dovette passare in amministrazione controllata, finendo per perdere pure l’iconico marchio Austin. Honda non lo sapeva ma stava andando incontro ad un’avventura dal finale poco felice.
Il marchio giapponese infatti decise di approfittare del successo della Land Rover Discovery che rimane anche oggi uno dei SUV più di successo della storia dell’auto britannica. Fu così che ad inizio anni 90 uscì sul mercato la Honda Crossroad, un perfetto esempio di re-branding alla giapponese che non avrebbe riscosso tutto questo successo.
Perseguitata da problemi di affidabilità tali che nel 1997 la Honda stessa emise un richiamo su centinaia di Crossroad già introdotte sul mercato, la vettura vendette 928 esemplari in ben tre anni, nonostante gli sforzi per assicurare all’auto una buona copertura pubblicitaria e l’intervento della stessa Rover. Un fiasco totale? Un momento, questo era solo il primo round.
Nel 2007, a circa dieci anni dall’uscita di produzione del mezzo, Honda decise di riprovarci. Stavolta però, la Crossroad sarebbe stata un SUV con una linea originale e non una semplice copia di una vettura di successo. Il progetto diede vita ad un interessante…crossover tra un minivan ed un SUV capace di ospitare ben sette occupanti disposti su tre file di sedili.
Il target del progetto era la fascia di età tra i 20 ed i 30 anni, alla ricerca di un veicolo pratico ed economico per tutte le evenienze. La Crossroad della seconda generazione fu inoltre la prima Honda a montare l’Hill start assist, un sistema che permetteva di attivare automaticamente il freno di stazionamento in salita quando il pilota lasciava il pedale del freno.
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La Crossroad però non riuscì’ a fare il “botto” sul mercato nemmeno con la seconda generazione: l’auto non arrivò mai negli USA dove la C-RV era già venduta dal brand giapponese. Inoltre, la produzione della Crossroad sarebbe durata soltanto tre anni, non diversamente dalla sua antenata in stile Land Rover. Però si può trovare usata abbastanza facilmente, se qualcuno di voi avesse voglia di provarla.
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