Il mondo dell’automobilismo è in continua evoluzione, e va sempre più in direzione dell’elettrico. Ma qualche vettura ultimamente ha destatao “sospetti” poco piacevoli.
Nel mondo dell’automotive non sono pochi i casi in cui viene data vita ad automobili simili ad altre, in alcune occasioni addirittura “fotocopie”. Quanto messo in atto da Great Wall Motors, però, è un vero e proprio clonaggio. Pochi giorni fa, infatti, la più grande produttrice privata di auto in Cina ha presentato il veicolo elettrico Ora Lightning Cat.
Vedendola, in tantissimi appassionati avevano notato una stretta somiglianza con uno dei tanti meravigliosi modelli targati Porsche, il Panamera. Ed in effetti, sembra proprio la vettura tedesca.
Almeno, è quanto emerge dai dettagli estetici e stilistici di questa nuova auto pronta a debuttare sul mercato nell’anno appena iniziato. Ed a quanto svelato – sempre nei giorni scorsi – sui social media, non lo è solo apparentemente.
Ora Lightning Cat, la “nuova” Porsche: cosa c’è da sapere
Abbiamo parlato della presentazione della nuova auto di Great Wall Motors, l’Ora Lightning Cat, che ha mostrato della vettura cinese davvero molte similitudini con la Porsche. E secondo quanto riportato dal giornalista Greg Kable su Twitter, c’è di più. Questo modello infatti condividerà una piattaforma con due nuove Mini elettriche.
Tutte e tre le auto saranno costruite nello stesso stabilimento del gruppo cinese. Un impianto utilizzato da Great Wall Motor e da Bmw, che detiene una capacità produttiva di 16.000 unità all’anno.
Tornando all’auto, unisce lo stile della Porsche 911 con molti dettagli che riportano alla Panamera. E’ dotata di un alettone posteriore attivo; il quadro degli strumenti e la console centrale rialzata ricordano la 918 Spyder.
Scelte particolari che verranno seguite dalle prossime Mini elettriche, che come avrete capito non saranno l’esempio formato auto di prodotto inglese.
Certo, lo stabilimento della Mini di Oxford continuerà a macinare veicoli caratterizzati da un motore termico. Ma in Cina ne verranno costruiti alcuni totalmente diversi; ed al di là di ciò, la “mossa” di Great Wall è molto intelligente, in una collaborazione dalla quale pure Bmw può guadagnare non poco.
In Cina il gruppo orientale è un vero e proprio colosso, in Europa però la solfa è ben diversa. Ecco perché “appoggiarsi” ai colleghi tedeschi può donare solo vantaggi a livello internazionale.
Poi, senza ombra di dubbio, le modalità sono discutibili (la nuova arrivata di casa GWM è praticamente un intruglio di Porsche…). Ma in ogni caso questo accordo fa riflettere su un altro argomento molto caldo automobilisticamente parlando.
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Ovvero quello delle collaborazioni fra Cina e Germania all’insegna dell’elettrico. Lo dimostrano anche Mercedes e Geely che lavoreranno insieme per il futuro della Smart. Il mondo sta cambiando ed alcuni marchi lo hanno già capito.