Intellettuale, con svariate pubblicazioni in carriera. Ma anche appassionato di motori. E ha avuto un’idea che non è piaciuta a tanti
Sempre simpatico ed eccentrico, Patrizio Roversi è uno dei conduttori televisivi più apprezzati. Con la moglie Syusy Blady ci ha spesso mostrato luoghi strani e inesplorati. Anche questa volta è andato controcorrente, scatenando le critiche e gli insulti degli odiatori seriali, che, come al solito, su internet e sui social danno il peggio.
Personaggio poliedrico, capace di muoversi dall’arte pura, con la sua lunga esperienza nel teatro di strada passando per la satira e l’intrattenimento televisivo. Così bravo e acuto, che il giornalista Giovanni Minoli propone al suo gruppo anche uno spazio all’interno della nota trasmissione di intrattenimento, Mixer.
Sposato con Maurizia Giusti (Syusy Blady) dal 1981, con la quale ha avuto la figlia Zoe Roversi Giusti. Separato dal 2002, dal 2010 la sua compagna è Mietta Corli, regista e scenografa di teatro lirico. Proprio con Syusy Blady realizza i programmi più famosi della sua carriera, Turisti per caso (1991-2006), Velisti per caso (2002-2005) e Evoluti per caso (2006-2007), programmi di intrattenimento che spaziano tra cultura, geografia e turismo.
In precedenza, aveva condotto la trasmissione culturale “Per un pugno di libri” e ha curato la “Posta del Cuore” del settimanale Cuore con il soprannome di “Patatone”.
Intellettuale, con svariate pubblicazioni alle spalle. Ma, evidentemente, appassionato anche di motori. Come dimostra ciò che ha fatto con la moto Guzzi Airone 250 di un medico suo caro amico. Anziché farla ammuffire in cantina, Roversi ha proposto di elettrificarla. La conversione è stata presentata nella trasmissione “Italiaslowtour.it”.
L’idea è quella di conservare la catena cinematica e di cambiare il motore in elettrico. Così potrebbe raggiungere i 120 chilometri orari, anche se, probabilmente, la velocità sarà ridotta. Nel progetto presentato da Roversi e dal suo medico personale la moto Guzzi dovrebbe avere un’autonomia di circa 70 chilometri, con la possibilità di aumentare la durata, spendendo solo un centesimo a chilometro, 100 chilometri con un euro.
Insomma, un’idea innovativa e, per di più, economica. Che, tuttavia, ha ricevuto molte critiche. Che lo stesso Roversi ha definito inaspettate. Tante le contestazioni e va bene, siamo in democrazia. Molti hanno sostenuto che così si rovina una moto storica. Ma sono assolutamente inaccettabili gli insulti. E sono arrivati anche quelli.
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Ma Patrizio Roversi va avanti. E si lavora quindi alla omologazione del modello.
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