Mezzi che stanno crescendo esponenzialmente in numero. Va bene la mobilità sostenibile, ma ci sono anche dei contro ed a volte non di poco conto.
I bonus statali messi in campo, anche a causa della pandemia da Covid-19, hanno realizzato un vero e proprio boom. La tendenza alla mobilità green, sempre più in atto, in Italia e nel mondo, è ormai innescata. Per questo sempre più spesso vediamo tantissime persone muoversi a bordo dei monopattini elettrici. Non solo per svago. Sempre più spesso vediamo studenti o persone in giacca e cravatta, utilizzare questi mezzi per ragioni professionali. Ma accanto ai pro, vi sono anche i contro. Eccone alcuni.
Secondo i dati dell’Osservatorio Asaps, l’Associazione sostenitori Polstrada, infatti, sono in crescita le vittime causate dagli incidenti che coinvolgono i guidatori di monopattini elettrici. La prima vittima del 2022 si è registrata qualche giorno fa in provincia di Forlì-Cesena. A perdere la vita un 45enne. Mentre lo scorso anno ha registrato 12 decessi, a fronte dell’unico avvenuto nel 2020 a Budrio (Bologna).
E se il conteggio dei feriti, per quanto concerne il 2021, è ancora in corso, questi dati devono certamente far pensare. Perché se è vero che i numeri, in assoluto, non sono altissimi, si deve però tener conto della esigua circolazione, fin qui, di questi moderni mezzi per lo spostamento. Probabilmente servono degli interventi legislativi per porre fine a quella che, con la crescita della circolazione di questi mezzi, potrebbe diventare una vera e propria mattanza.
Si potrebbe, per esempio, pensare all’introduzione dell’assicurazione obbligatoria, del targhino identificativo e della limitazione nella circolazione alle sole strade urbane, eliminando la circolazione sulle strade extraurbane prive di pista ciclabile dove questi veicoli possono oggi circolare anche di notte.
Insomma, come tutti i fenomeni, in Italia, spesso, anche se positivi, subiscono delle degenerazioni preoccupati. E in rapida espansione. Come per esempio il proliferare di mezzi “modificati”. Capaci, quindi, di toccare velocità ben più alte rispetto a quelle previste dalle fabbriche e oggetto di omologazione.
Come accadeva, ricorderete, ai motorini negli anni ’90. Sono in grande crescita i monopattini che vengono alterati. Se il Codice della Strada, infatti, prevede che questi mezzi non possano superare i 20 chilometri orari di velocità, capita sempre più spesso di vederli sfrecciare a velocità molto più alte.
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In tal senso, fa specie quello che potremmo definire il “caso La Spezia”. Nella piccola cittadina ligure, infatti, nel 2021 sono stati controllati dalla Polizia Locale numerosi monopattini elettrici. E ben 52 sono risultati “truccati”. Una tendenza, quindi, che è in grande crescita e a cui bisogna porre rimedio.
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