L’automotive si sta evolvendo sempre di più al contributo fondamentale delle aziende alla costruzione di automobili ibride ed elettriche. Ma non pensiate che sia già tutto sicuro ed assente di pericoli.
Adesso vanno molto in voga e verosimilmente, soprattutto l’elettrico, rappresentano la tecnologia e l’automobile del futuro. Ma vi siete mai chiesto come vada spento un incendio di un auto elettrica o ibrida? Una risposta che, forse, non tutti conoscono alla perfezione. E proprio per questo, si tratta di una competenza sempre più richiesta ai soccorritori.
Sapere cosa fare in condizioni che solitamente risultano essere un mistero per i più, è necessario a dir poco. Ecco perché ne parleremo in questo articolo, svelando qualche dettaglio che magari è sfuggito pure agli occhi dei più attenti e sfatando pure un mito davvero fin troppo diffuso.
Incendio auto elettrica o ibrida, cosa c’è da sapere: e sfatiamo un mito diffuso
Prima cosa: sfatiamo un mito davvero fin troppo diffuso. Il rischio di un’incendio per un’auto elettrica o ibrida è tale e quale a quello per un’autovettura tradizionale. Le batterie al litio sono infatti abbastanza sicure da superare anche gli impatti più pericolosi e letali per chi si trova dentro la macchina.
Non è la pericolosità la cosa che deve preoccupare i soccorritori quindi, ma la diversa situazione che si troverebbero di fronte in caso di un incendio di un’auto elettrica o ibrida.
Markus Egelhaaf, ricercatore sugli incidenti DEKRA, ad esempio, ha detto di recente che tali mezzi non prendono fuoco in maniera più diffusa rispetto a veicoli alimentati a benzina, diesel e quant’altro. Se una batteria agli ioni di litio brucia, comunque, potrebbe essere molto più impegnativo spegnere un incendio.
La cosa principale da fare, chiaramente, è quella di mettere al sicuro chi si trova all’interno dell’auto staccando la batteria ad alta tensione. Se però l’auto è decisamente avvolta dalle fiamme e non c’è nessuno da aiutare (auto parcheggiata o in ricarica), diventa complicato spegnere l’incendio all’interno della batteria.
Semplicemente perché a volte il congegno si fonde e non permette ai pompieri di spruzzare acqua al suo interno. Alcuni test hanno anche dimostrato che raffreddarla all’esterno non impedisce al fuoco di propagarsi. Molta acqua applicata dentro la batteria ha però un effetto positivo.
Ricapitolando: una batteria agli ioni di litio potrebbe incendiarsi a causa di danni subiti, fiamme di un incendio già avviato o cortocircuiti interni.
Le fiamme, se anche la batteria prendesse fuoco (e non è detto che lo faccia), possono propagarsi tra i moduli; il colore del fumo aiuta a capire se la batteria al litio sta prendendo fuoco.
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Se il colore è grigio, stanno bruciando parti plastiche e se è nero il cosiddetto grafene. Rumori come fischi e scintille sono altri indicatori decisamente rilevanti. Se non si sa cosa fare, è meglio allontanarsi e basta – senza dimenticare di immettere il freno a mano. Ed infine, quando le fiamme sono spente, l’auto dovrebbe essere immersa in una vasca d’acqua per impedire alle stesse di riattivarsi nella batteria.