Un fallimento. Gli ultimi dati che arrivano sulla nostra Capitale ci consegnano una città indietro agli standard europei
Nel grande film “Johnny Stecchino”, uno dei drammi della Sicilia e, in particolare, di Palermo, era considerato il traffico. Niente a confronto di quanto accade a Roma. Il traffico della Capitale è, da anni, ormai al centro di critiche.
Qualcuno ha proposto soluzioni per decongestionare. Ma nessuna amministrazione, di qualsiasi tipo e colore, è riuscita a risolvere un problema che, soprattutto in determinati giorni e in determinate fasce orarie, rendere la Capitale assolutamente invivibile.
Tra le tante soluzioni prospettate, negli anni, c’era quella della implementazione di un sistema di trasporti pubblici più efficiente. Che invogliasse i cittadini a non muoversi con il proprio mezzo, ma a utilizzare i bus o la metropolitana. Un fallimento. Gli ultimi dati certificano un vero e proprio tracollo: un calo dai 513 passeggeri per abitante sui mezzi di trasporto pubblico nel 2015 ai 328 del 2020. Questo uno dei dati più negativi del rapporto ‘Ecosistema mobilità Roma 2022’, presentato da Legambiente.
Secondo il rapporto, non c’è aspetto che si salvi: dalle ferrovie, con numerosissimi treni soppressi, passando per le nuove metropolitane, che sono in grave ritardo. E Roma resta in coda, tra le Capitali europee, per il numero di km della rete con soli 60,6 km a fronte dei 215 di Parigi, i 294 di Madrid e i 402 di Londra. Ovviamente, enormi criticità anche per quanto concerne i tram e i bus della Capitale.
Tutto questo considerando anche il fatto che il sistema di piste ciclabili è assolutamente inadeguato. E che, anche in questo caso, enormi sono i ritardi. Insomma, in quanto a mobilità sostenibile, la Capitale è assolutamente indietro. E questo, evidentemente, contribuisce anche a congestionare la viabilità, soprattutto in determinate zone.
A proposito di zone. E’ emblematico quanto affermato dall’assessore alla Mobilità del Comune di Roma, Eugenio Patanè: “La Ztl è un colabrodo”. Dobbiamo stringere i cordoni, non può entrare chiunque. Dobbiamo portare in città un provvedimento tipo ‘congestion charge’. La Ztl da sola non regge. Penso anche ad una green zone. Dobbiamo creare tre livelli di protezione: una zona verde, la Vam e la Ztl” ha detto.
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Siamo d’accordo, ma le soluzioni concrete?
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