Gli appassionati più esperti conoscono senz’altro la TVR, marchio inglese che è passato sotto i radar per decenni e quest’anno si prepara forse a consolidare la sua posizione sul mercato. Questa non è la sua miglior auto…
Il marchio TVR è uno di quei costruttori di auto che ogni tanto ti fa chiedere: ma esiste ancora? Fondata nel 1947, la casa che ha prodotto supercar da urlo anche negli ultimi vent’anni è sempre stata – ingiustamente – all’ombra di colossi locali come la Aston Martin e la Bentley a cui pure non ha molto da invidiare. TVR è un ottimo brand e il suo unico problema è sempre stato la diffusione del marchio nel mondo.
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Come tutti i marchi di questo mondo però anche la TVR ha i suoi scheletri nell’armadio e l’auto di cui andremo a parlare oggi e che potete ammirare in copertina è talmente ignota perfino ai fans della casa che su Wikipedia – in italiano – non ha nemmeno una pagina ufficiale.
Parliamo della TVR Tasmin 280i, una vettura figlia dei ruggenti anni 80. Conosciuta semplicemente come Tasmin dai pochi che l’hanno guidata, l’automobile è nata nel 1980, rimanendo in produzione sette anni nonostante non sia stata esattamente un successo commerciale. Scopriamo perchè TVR non ricorda volentieri quest’automobile…
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Partiamo spezzando una lancia in favore della Tasmin: l’auto non mancava sicuramente di appeal, con quella linea che riprende evidentemente le Ferrari dell’epoca ma che ha pure qualcosa di una Golf GT del periodo, motivo per cui secondo noi è ancora più desiderabile.
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Passiamo alle note dolenti: la Tasmin doveva essere un tentativo di TVR di scollarsi di dosso la pesante nomea di casa produttrice minore. Con un prezzo inferiore alle 10.000 Sterline dell’epoca, la vettura doveva attirare un pubblico non necessariamente costituito da ricchi in cerca di un orpello per sfrecciare sulle strade della California o della Florida. Chiunque avrebbe potuto comprarne una.
Sfortunatamente, come ben sappiamo, c’è un solo modo per ridurre il prezzo di una vettura: rinunciare ad una qualità costruttiva eccellente. Le vetture costruite avevano diversi problemi ricorrenti all’impianto elettrico. Non solo: dopo tutta la fatica fatta dalla TVR per omologare il motore Ford V6 per importare l’auto nel continente americano, il propulsore si dimostrò sottopotenziato con i suoi appena 100 cavalli di potenza.
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Insomma alla prova dei fatti i clienti si trovarono davanti un’auto problematica, poco potente e non all’altezza delle aspettative. Praticamente, una Fiero britannica. Aggiungete i costi di importazione proibitivi che spinsero il marchio a ritirare l’auto dal mercato americano e la frittata è fatta: vennero costruite appena 45 Tasmin decappottabili oltre a 16 versioni coupé. Un fiasco sotto tutti i punti di vista che il marchio si è lasciato volentieri alle spalle.
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