La Aston Martin Lagonda è famosa nel mondo dell’automobile per le sue linee spigolose, perfetto specchio dei canoni stilistici degli anni 70. Eppure, il marchio cambiò totalmente marcia nel 93.
Se c’è un’automobile che incarna a pieno il brutalismo che influenzò pesantemente i progettisti dal 1970 agli inizi degli anni 80 questa è la Lagonda della Aston Martin. La vettura ha letteralmente la sagoma di un cuneo e non presenta assolutamente curve se escludiamo volante e pneumatici.
Negli anni 90, l’acquisizione della casa britannica da parte del gruppo Ford scatenò parecchio entusiasmo nei fans che si aspettavano grandi cose da un marchio che contava pure su Mercury e Lincoln per le componenti stilistiche e meccaniche delle proprie vetture.
E in effetti, quella che doveva diventare l’erede della Lagonda si basava proprio sulla Lincoln Town Car dei primi anni 90. Il motore del progetto che prese ufficialmente vita nel 1993 invece veniva direttamente da una Ford, trattandosi del propulsore Modular V8 da 190 cavalli.
Le versioni della produzione in serie avrebbero dovuto montare invece un V12 Jaguar, tanto per restare in Gran Bretagna. Peccato che come stiamo per vedere assieme, la Lagonda non entrò mai in produzione.
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L’auto, battezzata Aston Martin Lagonda Vignale esibiva una linea in netto contrasto con la sua antenata e sembrava molto più una Jaguar. Chissà che la somiglianza non fosse intenzionale? Comunque, la vettura ricevette prevalentemente pareri favorevoli dai fans che la attendevano sul mercato.
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Disegnata dalla compagnia Ghia che è autrice di tre quarti della collezione Ford degli anni 90, la Vignale venne costruita in materiale composito, specialmente nickel. Vennero però ultimate soltanto tre vetture di pre-produzione prima che il progetto si arenasse totalmente.
Di queste vetture, una è andata distrutta nei primi del 2000 facendo salire alle stelle il prezzo della seconda, venduta nel 2002 ad un’asta ufficiale del marchio Ford a ben 403.500 Dollari! La terza vettura arrivò nel 1995 per soddisfare una commissione del Sultano del Brunei, famoso per la sua passione per le auto esclusive. La vettura montava il motore V12 previsto per la produzione in serie e costò al principe oltre un milione di Dollari.
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Perché mai un’auto simile non è stata prodotta in serie? Una domanda che dovremmo fare al marchio Ford, sempre ermetico nei confronti dell’abbandono del progetto. Possiamo soltanto ipotizzare che ci siano stati problemi economici. Magari, produrre una simile auto sarebbe costato più di quanto avrebbe reso alla casa. Chissà. E che peccato.
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