La Cina invade il mercato delle auto in Europa, ma sono davvero sicure? I test non lasciano dubbi | Panico tra gli acquirenti

Negli ultimi anni il mercato europeo è stato invaso da automobili cinesi a basso prezzo: tra le varie polemiche, si aggiunge quella per la sicurezza dopo un crash test degno degli anni 50.

La sicurezza stradale ha fatto passi da gigante negli ultimi decenni: tornare indietro di oltre dieci anni con un singolo crash test non era facile, eppure una casa cinese ci è riuscita, scatenando uno scandalo che spaventa l’Europa e che mette sotto il riflettore tutte quelle auto cinesi low cost che stanno letteralmente invadendo il nostro mercato.

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Il crash test horror (CarSalesBase)

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Vetture prodotte da case come Geely e Suda, marchi che spesso hanno pure contenziosi legali aperti con case più blasonate che le accusano di aver copiato spudoratamente il design di modelli famosi come la Volkswagen Beetle, la Rolls Royce Phantom e chi più ne ha più ne metta, incontrando un muro costituito dalla legislazione cinese.

Ma se si può passare sopra alle accuse di plagio che potrebbero pure essere erronee, non si può certo ignorare un crash test da incubo come quello della Suda SA01, un’auto elettrica che è riuscita nel poco ambito risultato di battere i crash test peggiori di auto come la Tata Nano, Brillance BS6 e Jiangling Landwind, tutti avvenuti attorno al 2000.

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Sicurezza inesistente

Al centro dello scandalo che getta una brutta ombra sulla sicurezza delle auto cinesi c’è proprio la Suda SA01: questo veicolo elettrico è appena arrivato sul mercato tedesco al prezzo interessantissimo di appena 10.000 Euro, tutto compreso. Già il design dell’auto sembra arrivare direttamente dalla fine degli anni 90, ma giudicare un libro dalla copertina è sbagliato. E’ stato il crash test a parlare.

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L’impatto ha causato questo risultato (CarSalesBase)

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Il club automobilistico tedesco ADAC ha scelto l’auto in quanto si tratta della elettrica più economica sul mercato, sottoponendola al più classico dei crash test. Il risultato è stato aberrante: “La dotazione basica di sicurezza è totalmente assente, è evidente nell’impatto frontale a 64 chilometri orari. Durante questo test, il cranio ed il petto del guidatore hanno colpito il piantone dello sterzo. Nella vita reale sarebbe stato un infortunio gravissimo”.

Ma non finisce qui: “L’inadeguatezza strutturale del cruscotto causerebbe gravi ferite a gambe e ginocchia del passeggero. Non ci sono airbag frontali ne laterali e le cinture di sicurezza non hanno elasticità con risultati negativi”, si legge nel rapporto dell’ADAC, successivo al crash test. Un impatto a media velocità con la SA01 è praticamente una sentenza di morte o poco ci manca.

Ma come è possibile che un’auto del genere sia arrivata legalmente sul mercato tedesco? La Suda avrebbe sfruttato un cavillo che permette a marchi con una tiratura di modelli limitata inferiore ai 1.000 esemplari – Suda ha importato per ora solo 200 SA01 – di prendersi più tempo per adeguarsi agli standard di sicurezza, mentre vende le proprie auto indisturbata.

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Il video parla da solo. Affermare che tutte le auto low cost sul mercato siano come la SA-01 sarebbe un falso diffamatorio. Ma non possiamo non invitarvi a controllare con una ricerca online le recensioni di una vettura quando trovate un prezzo troppo basso: ricordate la Ford Pinto? C’è spesso un motivo quando un’auto costa così poco.

 

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