La Honda è un’azienda straordinaria che negli anni ha costruito mezzi su mezzo. Una moto prodotta dall’azienda nipponica è pronta a tornare in strada… più o meno.
La Honda è una casa costruttrice che negli anni si è fatta un nome di assoluto valore nel mondo automobilistico e motociclistico. D’altronde, si tratta di un marchio capace di produrre fino a 14 milioni di motori, riuscendo a posizionarsi fra i primi costruttori a livello globale.
Quotata in varie borse, è una vera e propria multinazionale che si dà da fare anche nel mondo della robotica come dimostrano le varie ricerche effettuate in questo settore, soprattutto negli ultimi anni.
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Non un’azienda qualsiasi, che anche grazie alle sue splendide moto è assolutamente in grado di splendere e far sorridere milioni di papabili compratori, ma anche appassionati e collezionisti. Una motocicletta molto particolare costruita dal costruttore giapponese, ma che del suo “passato” ha ben poco.
Sul sito web di Silodrome, spunta una Honda Monkey da 350 cc. Prodotta a partire dal 1972, è uscita dal mercato soltanto due anni dopo. Questa in particolare è molto diversa dall’originale.
E’ stata largamente modificata ed è pure molto potente, considerando che è alimentata da un motore a 4 cilindri in linea di una Honda CB350F in grado di erogare fino a 34 Cv di potenza massima, al posto del suo propulsore originale che era un monocilindrico da 49 cc. Una “piccola” moto diventata, contro ogni probabilità, tra le più veloci mai costruite.
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O meglio, potrebbe esserlo se fosse pronta a scendere in strada, dato che non è stata ancora ultimata la sua rinnovazione. Anche il telaio è decisamente cambiato – pur se qualcosa del passato telaio è rimasto – ma come detto il mezzo è incompiuto e richiederà ancora un po’ di lavoro prima di poter funzionare e poter girare tranquillamente. Le sospensioni anteriori sono limitate alla sola parte anteriore che però è orfana di impianto frenante: a disposizione c’è solamente un freno a tamburo molto piccolo.
Manca qualche piccolo lavoro da fare, come sul freno posteriore e sulla frizione che vanno regolati correttamente da permettere così al veicolo di poter essere utilizzato quando e come il suo futuro proprietario desidera. Ad oggi è un progetto incompleto e dal prezzo “misterioso” (sul sito web non è stato infatti esposto): ma chi vuole puntare su un “vecchio cavallo”, di certo non mancherà.
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