Il feeling con la casa automobilistica di Maranello non è mai scoccato. Ma la storia dell’automotive ci riserva sempre storie particolari
Vettura consegnata nuova all’unico figlio sopravvissuto di Enzo Ferrari, Piero Ferrari, noto all’epoca come Piero Lardi Ferrari. Piero è nato da Enzo Ferrari e dalla sua compagna di sempre Lina Lardi. I due si sono coinvolti negli anni ’30 e sono rimasti così fino alla morte di Enzo nel 1988. Enzo ha avuto un figlio di nome Dino con sua moglie. Tragicamente Dino sarebbe morto di distrofia muscolare nel 1956.
Oggi Piero è un sostenitore del Centro Dino Ferrari. Un centro di ricerca medica per le malattie neuro degenerative e muscolari intitolato a suo fratello. E originariamente co-fondato da suo padre. Piero ha trascorso decenni a scalare i ranghi della Ferrari. Suo padre ha insistito per questo, e oggi porta avanti l’eredità di Enzo come vicepresidente della Ferrari e azionista del 10% dell’azienda.
Su internet abbiamo scovato una Ferrari 400 GTi del 1983 insolita per un paio di motivi. E’ stata ordinata nuova con un cambio manuale a 5 marce (la maggior parte erano automatici) e l’uomo che l’ha ordinata è stato Piero Ferrari, il figlio di Enzo Ferrari.
Ferrari 400 GTi
La Ferrari 400 GTi non è mai stata l’auto più amata del Cavallino Rampante. Lo stile era un passo troppo lontano per molti. Il feeling con la casa automobilistica di Maranello non scoccherà mai, nonostante l’idea partisse da Leonardo Fioravanti alla Pininfarina – lo stesso uomo che ha realizzato la Ferrari 365 GTB/ 4 Daytona.
La famiglia di modelli che includeva la 400 GTi iniziò con la Ferrari 365 GT4 2+2, a cui successe la 400, a cui successe a sua volta la Ferrari 412. Il nome numerico del modello è un riferimento alla capacità approssimativa di ciascun cilindro in centimetri cubi, ad esempio il 400 ha una cilindrata unitaria di 401,93 cc.
Quando fu lanciata nel 1972, la Ferrari 365 GT4 2+2 era alquanto controversa. Stava prendendo il posto della bellissima Ferrari 365 GTC/4 che era stata progettata da Filippo Sapino alla Pininfarina. All’inizio degli anni ’70 il mondo del design automobilistico si stava innamorando di linee molto più nette nel design automobilistico, in gran parte influenzate dal lavoro di designer come Giugiaro e Gandini.
La 365 GT4 2+2 è stata sviluppata per fare appello a questo nuovo mondo. Nella migliore delle ipotesi lo ha fatto con risultati alterni tuttavia ne sono state vendute quasi 3.000. Una cifra impressionante visto che il modello non è mai stato importato ufficialmente negli Stati Uniti.
Introdotta nel 1976 come prima Ferrari a offrire un cambio automatico dalla fabbrica. Utilizzato un cambio automatico a 3 velocità GM THM400. Dopo l’introduzione dell’automatico come opzione, la maggior parte delle auto vendute in questa linea di modelli erano automatiche.
Ogni modello della famiglia era costruito con un telaio in tubolare d’acciaio ispirato a quello della GTC/4, ma con un passo leggermente allungato. Hanno usato un corpo in acciaio e un pavimento in fibra di vetro per la riduzione del peso, tuttavia il peso a vuoto della 400 GTi era ancora un po’ pesante a 1.830 kg.
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La Ferrari del figlio di Enzo
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Potenza fornita dal V12 nella forma Tipo F 101, con un blocco e teste in lega, doppie camme in testa per bancata, 24 valvole, con l’aspirazione proveniente da una bancata di carburatori o iniezione di carburante.
All’interno le auto erano lussuose e ben arredate, dopotutto si trattava di auto GT e non di auto sportive. I posti a sedere erano 2+2 in tutte le varianti, con ampio spazio per la testa, molto spazio nel bagagliaio e tutti gli allestimenti interni che ti aspetteresti.