Forse il traffico lo aveva stufato, forse questo ingegnoso cittadino voleva semplicemente sforzare il suo ingegno per vedere fin dove poteva arrivare. Fatto sta che ora abbiamo la prima auto-elicottero.
Non sempre i sogni diventano realtà: la dura verità è che viviamo in un mondo caratterizzato da dure disparità sociali e che non tutti possiamo purtroppo diventare facilmente tutto ciò che desideriamo, persi nelle circostanze della vita. Ma un sogno come quello del ragazzo di cui parleremo oggi è duro a morire…
Pur essendo nato in una famiglia molto povera dedita all’agricoltura, l’uomo di cui parliamo oggi ha dimostrato che con un pizzico di fantasia, si può provare a cambiare la propria realtà…o la propria Tata Nano, come è successo in questo caso.
La piccola e scadente utilitaria indiana infatti è stata strumentale per questa persona che avendo sempre sognato di fare il pilota senza però potersi permettere i costosi esami per ottenere il brevetto da pilota, ha scelto di dare al suo sogno una forma diversa: quella di un elicottero.
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L’elicottero marcato Tata
La storia di Mithilesh Prasad, contadino indiano residente in un remoto paesino dello smisurato paese asiatico, è commovente e di ispirazione per tanti suoi concittadini allo stesso tempo: “Fin da bambino, ho sognato di diventare un pilota di elicotteri ma il sogno del figlio di un fattore non diventerà realtà, probabilmente”, dice ai giornalisti locali Prasad in un’intervista.
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Ma c’è sempre una seconda via verso i propri sogni: “Quindi, ho deciso di dare una nuova forma al mio sogno. E ho avuto successo”, spiega l’uomo mostrando la sua creazione con orgoglio. Prasad ha lavorato giorno e notte da solo finché non è riuscito ad assemblare questo prodigio meccanico, dando alla sua Nano l’aspetto di un elicottero.
Ovviamente, l’auto non può volare. Ma ha comunque contribuito a migliorare la vita dell’uomo e degli altri abitanti del villaggio: “La vettura tiene alto il morale degli altri compaesani, si girano tutti a guardarla quando passa”, ha detto un giornalista incaricato di intervistare il contadino.
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Una storia da un lato triste che racconta di un uomo che non ha avuto mai il denaro per realizzare il suo sogno ma dall’altro piena di ispirazione per chi vuole a tutti i costi raggiungere il suo obiettivo nella vita, anche se i mezzi per farlo sembrano non esistere.