Automobili piccole e facili da elaborare come la Toyota iQ scatenano la fantasia di tanti progettisti ed ingegneri. Questa versione in particolare è qualcosa di estremamente interessante.
Il trend per le automobili si è invertito nel giro di nemmeno sessant’anni: siamo passati dalle smisurate utilitarie americane degli anni 50 e 60 che puntavano ad essere sempre più grosse e sfarzose alle citycar del 2000 che capeggiate dalla Smart Fortwo hanno cercato di ridurre sempre di più le proprie dimensioni.
Per esempio, la Toyota iQ della casa nipponica più conosciuta al mondo è un ottimo modello di vettura di piccole dimensioni che consente al guidatore più sfortunato che si trova incastrato in una metropoli trafficata di ricavarsi un parcheggio pure posteggiando in verticale, se non ci sono alternative.
La iQ nasce nel 2015, rivoluzionaria nella sua configurazione a tre posti che si, sacrifica un po’ di spazio nel vano di carico ma consente comunque a tre persone di muoversi in città pure quando il traffico congestiona ogni strada rendendo gli spostamenti impossibili in macchina.
La iQ è lunga e larga poco meno di tre metri e già con questa frase abbiamo detto tutto. Ma c’è un’altra cosa da aggiungere: nella grande famiglia Toyota, ci sono anche vetture come la Yaris che sanno mostrare i denti – pensate soltanto alla Yaris AP4 che sta effettuando i test per il WRC del 2022 – e che hanno dato un’idea a dei meccanici.
Ti potrebbe interessare anche -> Yaris da rally, sarà pronta per il 2022? I collaudi vanno benino…
Piccola e cattiva
Il Salone dell’auto di Tokyo che si terrà tra circa un mese proprio nella patria del tuning per antonomasia avrà una piccola ed inattesa ospite ossia la iQ che potete ammirare qua sopra. Questa utilitaria ha indossato “le zanne” della cuginetta più grande, per non sfigurare in questa grande occasione.
Ti potrebbe interessare anche -> Traffico, non vi lamenterete mai più dopo queste immagini
Se ci fate caso in effetti la vettura somiglia vagamente ad una Yaris GR spiaccicata e non è un caso. I fari, davanti e dietro ed il body kit sono stati prestati all’auto dalla onnipresente utilitaria giapponese in occasione di un tuning realizzato dalla ditta asiatica che l’ha presa in carico.
Ma non parliamo di un’auto tutta fumo e niente arrosto: il motore che “vibra” sotto quel cofano è un Kawasaki 4 cilindri ereditato direttamente da una delle moto da strada più veloci del mondo, la Ninja capace di erogare ben 211 cavalli.
Ti potrebbe interessare anche -> Le moto più veloci del mondo | Tante giapponesi, qualche italiana
Questo rende la iQ la hot hatch più potente del 2022, tra quelle annunciate finora. Ma il tuner giapponese mantiene il massimo riserbo sulle prestazioni che con tutta probabilità verranno sfoggiate durante l’esposizione. Un motivo in più per non perdersela.