Il disastro dell’Andrea Doria è una delle tragedie marittime peggiori mai accadute ad una nave battente bandiera italiana. La tragedia umana fece passare in secondo piano una strana storia…
Il 26 luglio del 1956 è una data nera per la marina italiana, un giorno in cui si consumò un incidente che distrusse una delle più belle navi mai costruite fino a quel momento togliendo la vita a 46 persone, tra cui una bambina di appena 4 anni.
Il transatlantico italiano Andrea Doria, in seguito ad uno scontro con la rompighiaccio svedese Stochkolm, finì per affondare in mezzo all’oceano durante il suo viaggio da Genoa a New York: solo l’intervento di tante navi che ricevettero l’SOS del capitano evitò una strage completa delle persone a bordo che erano oltre un migliaio.
A bordo dell’Andrea Doria durante quel fatale viaggio non c’erano solo persone: infatti, la nave trasportava l’auto che avrebbe dovuto dettare il futuro prossimo del marchio Chrysler che non fu molto fortunato. La vettura, ve lo anticipiamo, non è mai stata ritrovata. Ma qual è la sua storia?
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Il progetto risale al 1954, anno in cui il marchio progettò una nuova auto con l’aiuto dello stilista Virgil Exner. La concept car aveva un aspetto forse parzialmente ispirato dalla Lincoln Futura ma generalmente originale e ritenuto vincente dal marchio che autorizzò la produzione di una concept car.
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L’auto venne costruita proprio in Italia con tante caratteristiche moderne come cambio automatico, il tetto realizzato in Vistotal, la carrozzeria completamente fatta di alluminio ed un bel motore Hemi V8 da 235 cavalli che ritroveremo pure sulla successiva Chrysler 300C del 1957. Il nome della vettura fu scelto poco dopo: Chrysler Norseman.
L’auto piacque da subito ai vertici Chrysler che dopo aver scattato alcune foto del prototipo nuovo di zecca, richiesero la spedizione dell’auto in Nord America. Purtroppo, l’auto venne imbarcata sull’Andrea Doria per il suo viaggio finale. Inutile dire che nella tragica fuga dalla nave, nessuno potè occuparsi di recuperare dalla stiva la cassa con dentro il prototipo.
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Formalmente, l’auto è stata data per dispersa e mai ricostruita, cosicché ce ne restano soltanto poche foto in bianco e nero. Ma la vettura dovrebbe essere ancora lì, nella stiva della nave che giace sul fondale da cui nessuno è stato capace di recuperarla. Secondo gli scienziati, probabilmente la carrozzeria è stata praticamente dissolta dall’acqua salina e solo il motore potrebbe trovarsi ancora nella cassa. Ma nessuno sa per certo cosa ne sia stato della Norseman…
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