Abbiamo già parlato in un paio di occasioni di questa automobile, riconosciuta in tutti gli USA come la peggiore auto sportiva di sempre. Ma cosa aveva di tanto sbagliato la Pontiac Fiero?
Sono state scritte pagine e pagine su riviste ed almanacchi a proposito delle automobili sportive migliori del mondo ma lo spazio dedicato ai “flop” che hanno deluso milioni di appassionati è sempre poco. Comprensibile, marchi come la GM non vogliono certo ricordarsi fallimenti milionari come quest’auto.
La Pontiac Fiero si è praticamente conquistata un ruolo che non le verrà mai tolto nel mondo dell’automobilismo americano come icona di quelle auto odiate e bistrattate non tanto dalla critica quanto dallo stesso pubblico a cui era destinata. La vettura è perfino apparsa nel film “No pain no gain”, forse proprio per sottolineare lo stile di vita opulento del protagonista che si basa su pura apparenza estetica priva di sostanza.
Ma quali sono le ragioni che hanno reso la Fiero così odiata negli USA? L’auto sulla carta doveva essere una delle cose più eccitanti mai successe nel paese. Pontiac la annunciò nel 1983, pompandola come la prima automobile con motore centrale prodotta in massa a prezzi accessibili per tutti.
La casa proponeva la vettura dal design aggressivo come una sportiva, in un periodo in cui uscivano vetture competitive come la Lotus Espirit e l’Audi Quattro per il mercato civile. Purtroppo, la mancanza di brio fu solo il primo dei tanti problemi che afflissero l’auto per tutta la sua vita sul mercato.
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La Pontiac Fiero era disponibile in due configurazioni, con un motore da quattro cilindri o uno da sei, entrambe lente da morire: la prima auto aveva una velocità massima inferiore ai 170 chilometri orari e uno 0-100 raggiungibile in 12 secondi – praticamente una VW Golf del 1973 – mentre la seconda era quella “veloce” tra le due con una velocità massima di circa 200 chilometri orari e uno 0-100 inferiore ai 9 secondi.
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Inutile dire che anche se parliamo degli anni 80, queste prestazioni erano completamente inadeguate per un’auto sportiva, complice pure la crisi petrolifera che quando venne risolta consentì l’arrivo di una Fiero potenziata con un V8 da 43 cavalli in più, comunque molto impopolare.
L’auto era molto sicura a giudicare dalle cinque stelle ricevute durante i crash test, peccato che i guasti fossero così frequenti che un inchiesta rivelò un dato agghiacciante: ogni 508 Fiero vendute, una prendeva fuoco per guasti al motore. Moltiplicate questo dato per le 370.168 vetture costruite fino al 1988 e capirete la portata del problema.
A dispetto dal gran numero di unità vendute, la Fiero conquistò una pessima fama e solo il suo basso prezzo di 19.600 Dollari che illudeva tanti americani di poter comprare una sportiva a prezzi popolari la tenne a galla per oltre quattro anni. Poi arrivò la Honda CRX che era davvero una sportiva “cheap” e la sua fine fu segnata.
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Al giorno d’oggi, cosa ci rimane della Fiero? Per la Pontiac, una severa lezione di marketing ossia che un’auto non deve solo sembrare appetibile al pubblico ma tenere fede al suo aspetto. Per gli appassionati, un’auto eccellente per costruire imbarazzanti mock-up di Lambo e Ferrari: vedere per credere.
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