Michael Schumacher è una vera e propria icona della F1 e più in generale dell’automobilismo. In molti si sono ispirati a lui, il che non è sempre positivo.
Michael Schumacher è una delle figure più imponenti ed importanti della storia della Formula Uno. Nato ad Hurth in Germania il 3 gennaio 1969. Anche suo fratello, Ralf, ha corso con buoni risultati nella categoria in questione. E’ sposato dal 1995 con Corinna Betsch, con cui ha avuto due figli: Gina Maria e Mick.
E’ considerato uno dei migliori piloti di tutti i tempi ed insieme a Lewis Hamilton è il più vincente grazie a sette titoli mondiali conquistati. Fu il primo tedesco a laurearsi campione e, secondo la FIA, l’icona più popolare in assoluto fino al 2006, anno del suo primo ritiro dalle corse.
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Nel 2013 è rimasto gravemente ferito in un incidente su una pista da sci a Méribel. Ancora oggi lotta costantemente tra la vita e la morte, nel tentativo di tornare alla vita di un tempo. Al di là di questa complicata situazione, comunque, ancora tante persone si ispirano a lui: in certi casi pure troppo.
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Michael Schumacher, per anni, ha rappresentato l’idolo indiscusso per tantissime persone con tanti fans ed appassionati che si sono ispirati a lui, soprattutto per i suoi risultati sportivi. Qualcuno, però, esagera pure. Come capitato ad un uomo nel 2019, condannato a 18 mesi di prigione con la condizionale per eccesso di velocità; e, peraltro, fu trovato anche in possesso di un rilevante quantitativo di droga.
Se vi sembra assurdo un comportamento del genere, tranquillizzatevi che pure la motivazione data dal protagonista di questa faccenda è molto ambigua; ha spiegato infatti di essere stato “posseduto” dalla personalità e dallo spirito di Michael Schumacher che lo obbliga a guidare come un pazzo.
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Una giustificazione che ovviamente non ha convinto nessuno. La vicenda fu riportata dal quotidiano Independant e vide coinvolto un santone africano, fermato subito dopo aver superato la frontiera spagnola. Finì sotto processo a Perpignano in Francia affermando di essere “manovrato” dallo spirito di Michael Schumacher (ma se è ancora vivo?). In più, disse che la droga in suo possesso era solo per uso personale. I magistrati però non gli hanno creduto condannandolo senza troppi ripensamenti.