Il motociclismo è uno dei settori più evoluti ed economicamente appetibili al mondo. Solitamente le moto non vengono proprio regalate, ma in questo caso rimarrete a dir poco di stucco.
L’elettrico ormai fa parte del mercato automobilistico e motociclistico da un buon numero di anni. Quasi la totalità delle aziende dei due settori motoristici più rilevanti ne hanno costruito almeno un modello, ed è probabile che più passa il tempo e maggiore sarà la produzione. Alcuni costano davvero tantissimi soldi, mentre altri sono acquistabili a prezzi a dir poco stracciati. 
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In Cina un’azienda mette a disposizione svariate unità; si tratta di una casa costruttrice, la Wuxi Ouke, che ogni anno costruisce svariate motociclette e scooter. Con ben dieci anni di esperienza alle spalle, questa volta ha alzato l’asticella e tentato di “regalare” ai papabili compratori un prodotto che raggiungesse un valore, stimato in qualità/prezzo, più unico che raro.
Chi ha detto che l’elettrico costa troppo? In Cina le moto le “regalano”
Chi ha detto che comprare una moto costa tanto? In Cina ci smentiscono categoricamente, con dei prezzi a dir poco stracciati. Certo, i veicoli in questione, prodotti dalla Wuxi Ouke, sono elettrici ed ai più nostalgici non regaleranno mai le sensazioni di una motocicletta “vecchio stampo”, ma tra offerta proposta e caratteristiche, è difficile rimanere impassibili.
Il suo prezzo, infatti, non raggiunge nemmeno gli 800 dollari (708 euro) ed è acquistabile sul sito ufficiale di Alibaba. La sua velocità massima è di 140 chilometri orari grazie ad un motore capace di erogare fino a 72 Cv. Il mezzo è personalizzabile nelle colorazioni e non pesa più di 300 chilogrammi. E’ anche molto tecnologico, disponendo di un display a LED di ultima generazione. 
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I tempi di ricarica variano dalle 4 alle 6 ore. Non si tratta di un veicolo molto prestazionale, pur se descritto come una motocicletta da corsa; ma intendiamoci, per meno di 1000 euro, è quasi un regalo.
Attenzione, però, perché non tutto è oro ciò che luccica; come avrete notato nelle foto, si tratta di una Suzuki e di una Bmw che nulla dovrebbero avere a che fare con la marca cinese.
Trattasi quindi, contro ogni probabilità, di contraffazione. Ovvero l’imitazione di un prodotto replicato senza autorizzazione alcuna dalla produzione originale che, per l’appunto, permette a chi lo fa di ottenere vantaggi economici commercializzando il prodotto a prezzo ridotto e con materiali inferiori rispetto all’originale. Costo al ribasso, certo, ma a valore qualitativo (ed etico) dimezzato…