Dopo 35 anni dalla sua “scomparsa” si torna a parlare di un’auto che in qualche modo ha rivoluzionato l’automotive in Italia, l’Autobianchi A112.
Nel 20° secolo difficilmente la Fiat ha trovato per la sua strada, soprattutto nel mercato italiano, qualcuno in grado di insidiarla veramente. La Innocenti, però, era tra queste. Nella seconda metà degli anni sessanta, infatti, l’azienda italiana si trovava a dover affrontare una preoccupante rivale, che riuscì ad inserirsi nel settore italiano dell’automotive proprio grazie alla collaborazione con gli stabilimenti dell’azienda italiana, aggirando di fatto l’ostacolo dei dazi doganali.
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La Fiat, con la sola 850, non poteva affatto controbattere con la rivoluzionaria che attirava tantissimi giovani e ancor di più moltissime donne. Proprio per questo, a partire dal 1969, venne costruita l’Autobianchi A112. Un’auto in grado di resistere al tempo che se ne andava fino al 1986, anno della sua uscita di produzione; finite entrambe nel dimenticatoio del mercato, grazie ad un innovativo designer le cose potrebbero cambiare.
Innocenti A112 come potrebbe essere
A proposito di A112, ci ha pensato Tommaso D’Amico a “riportarla in vita”. Il rendering è però molto diverso sia dalla “Mini italiana” che dall’auto della Fiat; o meglio, ci verrebbe da dire che è stata quasi interamente rivoluzionata.
Questa rivisitazione ispirata principalmente al veicolo della casa costruttrice Innocenti, è caratterizzata da strutture all’avanguardia e tecnologie di ultima generazione che, il designer suggerisce, sarebbero perfette per la Lancia. Un veicolo ideale per rilanciare il costruttore italiano sotto le ali di Stellantis. Il quadrante degli strumenti e gli optional, oltre al sistema di infotainment, la rendono un’auto decisamente al passo con i tempi.
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Il motore scelto è uno a benzina 1.3 turbo da 140 Cv di potenza massima. Il cambio è automatico e la trazione posteriore. Il prezzo non è stato specificato, ma se venisse preso in considerazione un progetto del genere, che ricorda una rivalità del mercato auto in Italia assolutamente indimenticabile, probabilmente non sarebbe il solito dell’epoca. E poi, a più di qualcuno farebbe piace “italianizzare” in tutto e per tutto l’azienda Innocenti…