La casa Pontiac è famosa per sportive come la GTO e la Trans Am. A portare un nome simile a quest’ultima c’è un minivan, forse non apprezzatissimo ai tempi ma sicuramente molto innovativo.
Se ci sono due termini in netto contrasto nel mondo dell’automobilismo, questi sono “minivan” e “sport”. A sentir parlare di questo tipo di vettura, destinata a chi ha una famiglia numerosa, ci tornano in mente le infinite partite al videogame Grand Theft Auto, dove questa vettura veniva accuratamente snobbata nel traffico.
O magari, ai lettori che ci seguono da più tempo, sarà venuto in mente il caso assurdo della Peugeot 806 belga che corse una gara, con risultati non esattamente positivi. Eppure, come per tutte le regole, ecco l’eccezione, costituita da un veicolo marchiato General Motors.
Era il 1990 quando la casa Pontiac, famosa per le sue automobili sportive e muscle car, si cimentò in una difficile impresa, quella di rendere appetibile un minivan pure agli automobilisti in cerca di prestazioni decenti ed aggressività nelle linee.
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In anticipo sui tempi: forse un po’ troppo
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Nata da una concept car del 1986, la Pontiac Trans Sport fu uno dei primi “MPV” ossia Multi-puropose vehicle, una vettura destinata a famiglie numerose adatta per un viaggio ma comunque in grado di non sfigurare sotto il profilo delle prestazioni motoristiche.
L’auto montava vari sistemi di controllo alla guida molto avanzati per l’epoca ed un motore V6 che, sfortunatamente per gli europei, vide la sua potenza ridotta ad appena 90 cavalli sul Trans Sport giunto oltre oceano. Ciononostante, nel Vecchio Continente il minivan riscosse un successo più che decente.
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Non andò così negli USA dove l’auto si attirò pesanti critiche già solo per la linea, venendo paragonato ai più svariati elettrodomestici – come un aspirapolvere – dai critici del settore. La versatilità della vettura si rivelò un’arma a doppio taglio perché se da un lato il minivan poteva svolgere più ruoli, dall’altro risultava difficile collocare precisamente il Trans Sport in una categoria di mercato.
Un po’ come la Pontiac Aztek, la Pontiac Trans Sport si rivelò un’idea intelligente ed interessante, penalizzata però da un design non molto felice, da un pubblico poco aperto verso le novità e da un periodo molto difficile per la casa americana.