Il bollo auto interessa sempre a tutti dato che il suo pagamento è obbligatorio. Ma che cosa accade quando ci sono delle “falle” nel sistema? Non ve lo immaginerete mai.
Tutti conosciamo il bollo auto, una tassa prevista ormai da tantissimi anni dallo stato italiano riguardante sia le automobili che ciclomotori ed affini da versare alle ragioni di residenza.
Non è obbligatoria nei casi in cui venga dimostrato che il veicolo sia stato venduto, che il soggetto obbligato è diverso dal proprietario, la perdita del possesso a seguito di un furto, la radiazione del mezzo e così via.
Ma c’è anche qualche altra situazione in cui la tassa sui mezzi non è necessario che venga versata, anche se – udite udite – richiesta dallo stato. Errore maldestro o possibilità che non altera in alcun modo e caso ciò che dice la legge italiana sul bollo auto? La risposta non è solo una ma sì, ci possono essere (gravi) errori di questo tipo.
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Il bollo auto è obbligatorio, ma si può evitare di pagarlo? Sì, ma non si tratta di un caso isolato. Ad esempio, se si verifica un errore nella procedura all’interno della cartella esattoriale che contiene tutti i dettagli per il pagamento del bollo auto; in questo caso viene annullato e non c’è più alcuna tassa da pagare – anche se il proprietario avrebbe dovuto pagare la tassa di possesso come tutti gli altri. Il problema riguarda il non poter notificare la cartella senza aver prima ricevuto l’accertamento fiscale.
Uno step fondamentale che, se non rispettato, “grazia” il proprietario. Chi lavora nell’agenzia delle entrate può trovarsi in difficoltà anche se la cartella esattoriale sul bollo contiene la somma da versare e gli interessi accumulati per il ritardo insieme: ebbene, quella cartella è considerata totalmente nulla.
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Anche se al proprietario viene notificata una qualsiasi cifra, quest’ultimo non ha alcun motivo ed obbligo di pagare. Ad ogni modo, l’annullamento del bollo va stabilito dalla commissione tributaria provinciale. Nel terzo e ultimo possibile strafalcione, chi detiene un veicolo non è obbligato a versare niente se la richiesta viene spedita dopo il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello in cui era previsto il pagamento.
Questo perché il versamento del bollo auto segue un calendario di scadenze prestabilite a seconda di immatricolazione ed eventuali passaggi di proprietà effettuati. Tutti fattori che portano ad un pagamento annuale che precede l’ultimo giorno del mese successivo a quello della scadenza. Anche se, come abbiamo visto, le falle non mancano.
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