Se volete dare un nome di un rettile ad un’automobile, scegliete quello giusto! Cobra, Viper, ci sono un sacco di serpenti pericolosi la fuori. In questo caso, il progettista ha preferito un altro animale!
Abbiamo già visto in almeno un paio di occasioni come un brutto nome – o addirittura uno offensivo – può rovinare la fama di un’automobile. Per questo, ogni progettista degno di tale nome dovrebbe prendere seriamente il processo di battesimo della sua ultima creazione.
Perfino nel curriculum di Bertone, uno dei designer più importanti e di successo della storia, c’è una vettura che porta un nome non proprio brutto ma molto buffo, specialmente se pensate che quest’automobile è una concept car sportiva da sogno.
Vi diamo già un indizio: guardate di che colore è la vettura, risalente agli anni 80, un’epoca davvero pazza in campo progettistico. Bene, ecco come si chiamava…
Avete letto bene: la straordinaria concept car nata da una collaborazione tra il marchio GM Chevrolet e Bertone partorita nel 1984 si chiamava “Ramarro”, che se per gli amici anglofoni può risultare un nome magari pure accattivante, non ha proprio lo stesso effetto su noi del Bel Paese.
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L’auto montava il motore V8, già collaudato propulsore dell’ultima Corvette uscita in quegli anni: era colorata di un bel verdino ramarro, da cui il nome. Si trattava senz’altro di una vettura dalla linea accattivante, originale e sportiva. Del resto, abbiamo esempi recenti di case che hanno scelto questo colore come marchio di fabbrica, pensate al verde speciale scelto dalla Skoda per le sue auto più sportive.
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Noi sinceramente l’avremmo preferita nera o rossa, magari potevano chiamarla “Corallo”, come il serpente. In ogni caso, l’audacia del design fu premiata: l’auto vinse nel 1985 il Car Design Award, premio riservato alle concept car. Al momento, è custodita dall’Automotoclub Italiano che l’ha acquistata regolarmente, inserendola nella collezione.
Vi piace? Cosa ne pensate di questo particolare nome?
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