Il mondo dell’automotive viaggia con l’elettrico, ma le moto restano indietro. Il futuro delle 2 ruote è a un bivio.
Il mondo dell’automotive viaggia con e verso l’elettrico, senza dubbio la motorizzazione più voluta dai cittadini europei e difatti assecondata dalle varie case automobilistiche. Per aiutare di più la transizione esistono anche normative da parte dell’Unione Europea ma questo mette il mondo delle 2 ruote davanti a un bivio.
Le motociclette, infatti, sono a poco a poco diventate elettriche nel corso degli ultimi anni dello scorso decennio, e all’inizio di quello attuale. Tuttavia, non è così facile progettare e produrre un mezzo del genere con motorizzazione green, a differenza delle auto.
Il campanello d’allarme è scattato, in quanto, l’Unione Europea intende fissare ulteriori paletti per le emissioni, che solo le macchine elettriche possono rispettare. Una mazzata per il mondo delle moto, per tutte le case costruttrici e ovviamente per chi ne possiede una.
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Motociclette, il futuro è fosco
Il futuro della moto sembra già scritto in Inghilterra, dove entro il 2035 le emissioni devono essere pari a zero. Altre grandi città come Parigi, Barcellona e la stessa Londra, invece, hanno adottato politiche per impedire ad alcuni tipi di motociclette di arrivare in diverse zone della città. Presto questi divieti potrebbero arrivare anche in Italia.
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Al momento, ciò che aiuta il mondo delle moto e tutto ciò che vi gira intorno, è che non sono incluse nelle normative UE, ma è possibile che più prima che poi verranno immesse. Ciò, comunque, non dovrebbe spingere le grandi marche a lavorare sull’elettrico.
Ad oggi, infatti, c’è solo una collaborazione tra i più famosi marchi giapponesi per la costruzione di uno standard di batterie in comune. A livello mondiale, Solo Harley-Davidson ha progettato 8 anni fa una moto del genere, arrivata poi nel 2019. In Italia, invece, Ducati e le altre grandi aziende del settore non hanno programmi per la strada. Insomma, il futuro delle moto è fosco.