Auto blu è un termine legato alla politica o comunque alle vetture usate per trasportare figure di rilievo in Italia. Ma se scritto in modo leggermente diverso, il termine indica una rara sportiva.
Quante volte al telegiornale sentiamo parlare delle famose auto blu, destinate ai politici italiani. Bene, oggi scopriremo come in realtà questo termine – con una pronuncia leggermente diversa e soprattutto francese – risalga al 1955, anno in cui una casa sconosciuta si fece avanti in una gara importantissima.
Parliamo del marchio francese Autobleu che anche per noi è una novità assoluta. Negli anni 50, questa casa scomparsa su cui si trovano pochissime informazioni anche sul web decise di prendere parte alla Mille Miglia, la gara più prestigiosa che una casa produttrice potesse aspirare a vincere all’epoca.
La vita della Autobleu fu molto breve: fondata nel 1950, nel 1957 era già scomparsa dopo aver prodotto appena due modelli di un certo rilievo, una versione aerodinamica della Renault 4 e soprattutto la Autobleu 750MM, destinata proprio a partecipare alla famosa gara.
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Aerodinamica e…molto anonima
Vi sorprenderà saperlo ma originariamente, l’Autobleu 750MM…non era di quel colore. La vettura si presentò alla Mille Miglia del 1954 e del 1955 in una scialba livrea grigia, simile a quella della più fortunata Mercedes-Benz Gullwing. La 750MM aveva il numero di telaio 195175 e un vivace motore da 70 cavalli.
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La 750 non fu molto fortunata e non riuscì ad imporsi in nessuna di queste occasioni, nonostante delle prestazioni molto convincenti. L’auto infatti riuscì a mantenere una velocità media di 170 chilometri orari che per l’epoca non era affatto male. Tutto grazie ad un’ottima aerodinamica.
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Recentemente, una vettura utilizzata durante la gara è stata restaurata nei Paesi Bassi. Potete notare in foto la livrea con cui la si può ora ammirare di un bel blu, forse non storicamente accurato ma sicuramente più appropriato al nome della vettura.